Augusto fece aprire il mausoleo e contemplò il corpo di Alessandro. Secondo varie fonti antiche, gli rese un rispettoso omaggio ponendogli in capo una corona d'oro e coprendolo di fiori. Un altro storico racconta invece che, tastando le spoglie mortali dell'uomo che ora cercava di surclassare, Augusto gli ruppe il naso con un gesto maldestro.
Augusto non era l'unico a voler vedere, toccare, onorare e paragonarsi ai grandi eroi del passato. Lo stesso Alessandro Magno, nel corso della sua vita, visitò il tempio di Atena nella città di Troia e, a quanto si dice, prese alcune delle armi sacre lì custodite dai tempi dell'epica guerra di mille anni prima. Al loro posto lasciò la propria armatura /evidentemente gli sembrava uno scambio equo) e da allora ordinò ai soldati di portare quegli antichi cimeli in battaglia davanti a lui, come simboli della sua imminente vittoria e del suo glorioso trionfo.
Non esiste civiltà o comunità umana che non sia stata affascinata dalle vestigia dei suoi predecessori. Ci siamo sempre relazionati con il passato: è il canovaccio da cui prende le mosse lo spettacolo della nostra vita e, senza, ci sentiamo smarriti.

la biblioteca di Alessandria d’Egitto
Tolomeo I diede vita ad una città cosmopolita e ordinò la costruzione di un museo e di una biblioteca che dovevano fungere da richiamo alle menti pi...