Ufficio a New York - Edward Hopper

Ufficio a New York - Edward Hopper

L'ufficio è ancora una volta il luogo ideale dove ambientare una scena. Lo sguardo dell'osservatore si posa su una bella donna bionda posta dietro la grande vetrata
New York Office - Edward Hopper, 1962

la finestra può essere paragonata a uno schermo cinematografico, con le due colonne di muro che ne suggeriscono i confini, e la donna è l'attrice protagonista. Il suo corpo è sottolineato da un vestito blu aderente. E' intenta ad aprire una busta, in un ufficio dove si intravedono altre due sagome sul fondo. La fila di luce al suo interno ricorda quelle di Automat.

Lo sguardo dell'osservatore proviene da un punto preciso della strada, e coglie in un colpo solo anche il marciapiede e un edificio, sul lato sinistro, dalle finestre a cadenza regolare. Nonostante l'orario d'ufficio la strada è deserta e dominata esclusivamente dagli effetti luce-ombra, che esalta ulteriormente la visione femminile. 

Il paragone tra ufficio a New York e ufficio di notte(1940) è di rigore, vista la presenza femminile come centro del quadro in entrambi i dipinti. Nell'opera più antica la presenza dell'uomo rendeva in un certo senso esplicito il riferimento sessuale; qui avviene esattamente il contrario: l'assenza della figura maschile non esclude tale riferimento, semplicemente lo sottintende. 

Maybe you might be interested

Automat dipinto di Edward Hopper

Una donna è seduta da sola in un automat, locale diffuso a New York nei primi decenni del 1900. Qui i clienti potevano servirvi da soli attraverso distributori automatici di cibi e bevande

Office at night - Edward Hopper

Hopper fornisce una serie di indizi narrativi che permettono all'osservatore di interpretare la scena con una certa approssimazione alla verità. Apparentemente i due personaggi raffigurati sembrano i...