la finestra può essere paragonata a uno schermo cinematografico, con le due colonne di muro che ne suggeriscono i confini, e la donna è l'attrice protagonista. Il suo corpo è sottolineato da un vestito blu aderente. E' intenta ad aprire una busta, in un ufficio dove si intravedono altre due sagome sul fondo. La fila di luce al suo interno ricorda quelle di Automat.
Lo sguardo dell'osservatore proviene da un punto preciso della strada, e coglie in un colpo solo anche il marciapiede e un edificio, sul lato sinistro, dalle finestre a cadenza regolare. Nonostante l'orario d'ufficio la strada è deserta e dominata esclusivamente dagli effetti luce-ombra, che esalta ulteriormente la visione femminile.
Il paragone tra ufficio a New York e ufficio di notte(1940) è di rigore, vista la presenza femminile come centro del quadro in entrambi i dipinti. Nell'opera più antica la presenza dell'uomo rendeva in un certo senso esplicito il riferimento sessuale; qui avviene esattamente il contrario: l'assenza della figura maschile non esclude tale riferimento, semplicemente lo sottintende.