LIBER eram et vacuo meditabar vivere lecto; at me composita pace fefellit Amor; cur haec in terris facies humana moratur | Ero libero e pensavo di passare la vita con il letto vuoto; ma Amore m'ingannò con una finta pace; perché questa bellezza umana indugia sulla terra |
Iuppiter, ignosco pristina furta tua | Giove, capisco i tuoi antichi stratagemmi |
fulva coma est longaeque manus, et maxima toto [5] corpore, et incedit vel Iove digna soror, aut cum Dulichias Pallas spatiatur ad aras, Gorgonis anguiferae pectus operta comis; qualis et Ischomache Lapithae genus heroine, Centauris medio grata rapina mero;[10] Mercurio aut qualis fertur Boebeidos undis virgineum Brimo composuisse latus | La chioma è fulva e la mano affusolata, e superba in tutto[5] il corpo, e avanza la degna sorella di Giove, o come quando Pallade si accosta alle are di Dulichio, dopo aver coperto il petto con le chiome della Gorgone che porta i serpenti; e come l'eroina Iscomaca della stirpe dei Lapiti, gradita preda per i Centauri nel mezzo della cena, [10] o come si dice che Brimo nelle acque Bobeidi abbia avvicinato il fianco virgineo a Mercurio |
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cedite iam, divae, quas pastor viderat olim Idaeis tunicas ponere verticibus | Allontanatevi ormai, o dee, che il pastore aveva visto una volta deporre le tuniche sulle vette dell'Ida |
hanc utinam faciem nolit mutare senectus,[15] etsi Cumaeae saecula vatis aget | Volesse il cielo che la vecchiaia non voglia cambiare questo volto, [15] anche se raggiungerà gli anni della profetessa di Cuma |
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