Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 02, Paragrafi 14-29, pag 2

Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 02, Paragrafi 14-29

Latino: dall'autore Plinio il Vecchio, opera Naturalis Historia parte Libro 02, Paragrafi 14-29
[19] hic est vetustissimus referendi bene merentibus gratiam mos, ut tales numinibus adscribant [19] Questo è l'antichissimo modo di rendere grazia ai meritevoli, affinché costoro si aggiungano alle divinità
quippe et aliorum nomina deorum et quae supra retuli siderum ex hominum nata sunt meritis In effetti anche i nomi degli altri dei e delle stelle che ho citato sopra sono derivati dai meriti degli uomini
Iovem quidem aut Mercurium aliterve alios inter se vocari et esse caelestem nomenclaturam, [20] quis non interpretatione naturae fateatur inridendum Certo che tra loro siano chiamati Giove o Mercurio o altri diversamente e che ci sia un elenco divino, [20] chi in base all'analisi della natura non ammetterà che è ridicolo

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Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 26, Paragrafi 95-106

Latino: dall'autore Plinio il Vecchio, opera Naturalis Historia parte Libro 26, Paragrafi 95-106

agere curam rerum humanarum illud, quicquid est, summum ac vel tam tristi atque multiplici ministerio non pollui credamus dubitemusne Che quell'elemento, qualunque sia, si prende cura delle cose umane, e crediamo o dubitiamo che non sia contaminato da un impegno così triste e complicato
vix prodest iudicare, utrum magis conducat generi humano, quando aliis nullus est deorum respectus, aliis pudendus A poco serve giudicare, se si addica più al genere umano, quando per alcuni non c'è alcun rispetto degli dei, per altri da vergognarsi

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Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 28, Paragrafo 126-186

Latino: dall'autore Plinio il Vecchio, opera Naturalis Historia parte Libro 28, Paragrafo 126-186

[21] externis famulantur sacris ac digitis deos gestant, monstra quoque colunt, damnant et excogitant cibos, imperia dira in ipsos, ne somno quidem quieto, inrogant [21] Sono schiavi di riti stranieri e portano gli dei sulle dita, venerano anche i mostri, proibiscono e inventano cibi, comandi terribili su di sé, affinché non si abbandonino certo a un sonno tranquillo
non matrimonia, non liberos, non denique quicquam aliud nisi iuvantibus sacris deligunt Non matrimoni, non figli, infine niente altro scelgono se non con l'aiuto dei riti sacri

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Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 05, Paragrafi 61-87

Latino: dall'autore Plinio il Vecchio, opera Naturalis Historia parte Libro 05, Paragrafi 61-87

alii in Capitolio fallunt ac fulminantem periurant Iovem Altri ingannano in Campidoglio e spergiurano Giove fulminante
et hos iuvant sacra, illos sacra sua poenis agunt Eppure i misfatti aiutano questi, i loro riti colpiscono quelli con le pene

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Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 17, Paragrafi 77-100

Latino: dall'autore Plinio il Vecchio, opera Naturalis Historia parte Libro 17, Paragrafi 77-100

[22] Invenit tamen inter has utrasque sententias medium sibi ipsa mortalitas numen, quo minus etiam plana de deo coniectatio esset [22] Ma a metà fra questi due pareri la stessa umanità si inventò un potere divino, cosicché la considerazione sulla divinità fosse anche meno chiara

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Latino: dall'autore Plinio il Vecchio, opera Naturalis Historia parte Libro 14, Paragrafi 51-60

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Latino: dall'autore Plinio il Vecchio, opera Naturalis Historia parte Libro 32, Paragrafi 89-113