Tra gli atleti c'è il principe Androgeo figlio del re di Creta Minosse fratellastro del minotauro.
Androgeo vince tutte le gare, la corsa, il lancio e il canto. Diventa popolare tanto che una sera viene ucciso in una rissa da un gruppo di giovani ateniesi ubriachi. Non appena la notizia arriva a Minosse, questi è sopraffatto dal dolore e dalla rabbia e ha solo sete di vendetta. Decide di punire gli ateniesi nel modo più crudele possibile, darli in pasto al minotauro.
La richiesta di Minosse è: 7 uomini vergini e 7 donne vergini da sacrificare al minotauro altrimenti sarà guerra. Atene è costretta a donare i sacrifici umani al minotauro ogni 9 anni, perchè i greci sapevano calcolare il movimento della Luna intorno alla terra secondo un ciclo che dura 9 anni.
Teseo, che aveva due padri, uno terreno Egeo re di Atene e uno divino Poseidone Dio del mare, viene inviato alla terza ricorrenza del tributo. Il padre Egeo prima che Teseo parta gli dà un solo ordine ben preciso. Se e quando farà ritorno ad Atene dovrà alzare una vela bianca anzichè nera così quando la nave apparirà all'orizzonte il re saprà che suo figlio è salvo.
Teseo uccide il minotauro e riesce ad uscire dal labirinto grazie al filo di Arianna, si presume fosse la stessa figlia maggiore del re Minosse. Insieme a lei salpa verso Atene. Per mesi ogni mattina Egeo scruta sempre lo stesso tratto di mare nella speranza di vedere la nave e quando finalmente appare all'orizzonte la sua vela è nera. Il re inconsolabile, pensa che il figlio sia stato ucciso dal minotauro e sconvolto dal dolore sceglie di morire gettandosi in mare.
Da quel giorno il mare viene chiamato Egeo in memoria del sovrano