La ripetizione geometrica delle file dei lavoratori e degli alberi evidenzia il senso di oppressione e fatica, ma l'uso delle sfumature calde neutralizza i rigidi angoli della composizione e umanizza gli operai. Gli arti di questi ultimi sono sovradimensionati, a esprimere lo sforzo e lo stadio quasi animale cui essi sono ridotti.
Durante la sua vita Portinari godette di una grande fama internazionale e strinse amicizia all'interno di prestigiosi circoli di poeti, scrittori, giornalisti e diplomatici. Morì nel 1962 intossicato dai colori al piombo che utilizzava nei suoi dipinti. Portinari era figlio di immigrati italiani di, nacque in una piantagione di caffè vicino a San Paolo e studiò arte a Rio de Janeiro e a Parigi.