qui si vuole dimostrare la galenteria del generale che a fine battaglia, trionfatore, riceve gli schiavi. In un opera raffinata e dall'esaltante splendore cromatico, Scipione, al centro, riceve il suo premio. Circondato da figure che si mescolano tra chi è schiavo e chi non lo è, si ritrova al suo fianco una donna che indossa uno splendido e appariscente abito giallo.
Dopo aver conversato con lei, il generale viene a sapere che si tratta della moglie di un suo rispettabile avversario. Così Scipione rinuncia alla donna come schiava e ordina che venga ricondotta al suo uomo senza essere violata da altri.
Karel van Mander con questa raffigurazione, vuole esaltare non tanto le doti rinomate del soldato e stratega, quanto quella dell'uomo clemente e dall'animo nobile