
dalle nuvole emerge la maschera dell'universo con ai lati il sole (il giorno) e la luna (la notte), le cui enormi braccia dominano il primo piano.
Ancora una volta la pittrice ha unito elementi della mitologia messicana a citazioni dalla religiosità indiana. Uno dei temi e la maternità, pensiero dominante per Frida che non poteva avere figli. Nel dipinto, Diego, con un corpo da neonato e un volto da adulto, incarna la complessità del rapporto uomo/donna, dove quest'ultima riveste anche il ruolo di madre. La donna/Frida dona e alimenta la vita, mentre l'uomo/Diego, attraverso il terzo occhio, porta saggezza e favorisce l'unione e la continuità del rapporto.
In primo piano è accucciato il cane di Frida, Senor Xolotl, chiamato come il Dio Xolotl, nella mitologia Azteca guardiano e guida nell'aldilà. Nel dipinto il cane ha il compito di vegliare sul rapporto amoroso di Frida e Diego e ribadire che il pensiero ossessivo dell'autrice e ancora una volta la morte, tanto più sentito nel momento in cui la sua salute si sta inesorabilmente aggravando