Vitruvio, De Architectura: Libro 01, 06, 1.13, pag 2

Vitruvio, De Architectura: Libro 01, 06, 1.13

Latino: dall'autore Vitruvio, opera De Architectura parte Libro 01, 06, 1.13
Quoniam haec a nobis sunt breviter exposita, ut facilius intellegatur, visum est mihi in extremo volumine formas sive uti Graeci schemata dicunt, duo explicare, unum ita deformatum, ut appareat, unde certi ventorum spiritus oriantur, alterum, quemadmodum ab impetu eorum aversis derectionibus vicorum et platearum evitentur nocentes flatus

Erit autem in exaequata planitie centrum, ubi est littera A, gnomonis autem antemeridiana umbra, ubi est B, et a centro, ubi est A, diducto circino ad id signum umbrae, ubi est B, circumagatur linea rotundationis

Reposito autem gnomone ubi antea fuerat, expectanda est dum decrescat faciatque iterum crescendo parem antemeridianae umbrae postmeridianam tangatque lineam rotundationis, ubi erit littera C
Poiché queste cose sono state esposte brevemente da me, affinchè sia più facilmente comprensibile, mi sembrò giusto spiegare nell'ultima parte del volume, due rappresentazioni o come dicono i Greci schemata, una disegnata così, affinché mostri, da dove nascono certi soffi dei venti, l'altra come, allontanate le direzioni delle strade e della piazze dal loro impeto, siano evitati i soffi nocivi

Ci sarà poi in una superficie piana un centro, dove c'è la lettera A, poi l'ombra antimeridiana dello gnomone, dove c'è la B, e dal centro, dove c'è la A, aperto il compasso verso questo segno d'ombra, dove c'è B, sia tracciata una linea della circonferenza

Riposto poi lo gnomone dove era posizionato prima, bisogna aspettare finché (l'ombra) diminuisca e rifaccia il percorso crescendo e tocchi uguale all'ombra antimeridiana, la linea postmeridiana della circonferenza, dove ci sarà la lettera C
Tunc a signo, ubi est B, et a signo, ubi est C circino decusatim describatur, ubi erit D; deinde per decusationem et centrum, ubi est D, perducatur linea ad extrernum, in qua linea erit littera E et F

Haec linea erit index meridianae et septentrionalis regionis

[13] Tunc circino totius rotundationis sumenda est pars XVI, circinique centrum ponendum est in meridiana linea, qua tangit rotundationem, ubi est littera E, et signandum dextra sinistra, ubi erunt litterae G H

Item in septentrionali parte centrum circini ponendum in rotundationis et septentrionali linea, ubi est littera F, et signandum dextra ac sinistra, ubi sunt litterae I et K, et ab G ad K et ab H ad I per centrum lineae perducendae

Ita quod erit spatium ab G ad H, erit spatium venti austri et partis meridianae: item quod erit spatium ab I ad K, erit septentrionis
Allora dal segno, dove è B, e dal segno dove è C col compasso viene descritta una linea a croce, dove ci sarà D; poi attraverso l'intersezione e il centro, dove c'è D, sia condotta una linea verso l'esterno, nella quale linea ci sarà la lettera E ed F

Tale linea sarà l'indice della regione meridionale e settentrionale

[13] Quindi col compasso bisogna prendere la sedicesima parte di tutta la circonferenza, e bisogna mettere il centro del compasso sulla linea meridiana, con cui tocca la circonferenza, dove c'è la lettera E, e bisogna segnare a destra e sinistra, dove ci saranno le lettere G H

Ugualmente nella parte settentrionale va posto il centro del compasso e sulla linea a nord della circonferenza, dove c'è la lettera F, e bisogna segnare a destra e sinistra, dove ci sono le lettere I e K, e da G a K e da H ad I attraverso il centro della linea da condurre

Così lo spazio che ci sarà da G ad H, sarà lo spazio del vento austro e della parte meridionale: ugualmente lo spazio che ci sarà da I a K, sarà del settentrione
Reliquae partes dextra tres ac sinistra tres dividendae sunt aequaliter, quae sunt ad orientem, in quibus litterae L M, et ab occidente, in quibus sunt litterae N et O

Ab M ad O et ab L ad N perducendae sunt lineae decusatim

Et ita erunt aequaliter ventorum octo spatia in circumitionem

Quae cum ita descripta erunt, in singulis angulis octagoni, cum a meridie incipiemus, inter eurum et austrum in angulo erit littera G, inter austrum et africum H, inter africum et favonium N, inter favonium et caurum O, inter caurum et septentrionem K, inter septentrionem et aquilonem I, inter aquilonem et solanum L, inter solanum et eurum M

Ita his confectis inter angulos octagoni gnomon ponatur, et ita dirigantur angiportorum divisiones

Le restanti tre parti a destra e sinistra sono da dividere ugualmente in tre, queste sono ad oriente, fra le quali le lettere L M, e da occidente, fra le quali ci sono le lettere N ed O

Da M ad O e da L ad N bisogna condurre le linee a croce

E così ci saranno ugualmente gli spazi degli otto venti sulla circonferenza

Quando queste cose saranno così descritte, su ciascun angolo dell'ottagono, cominciando da sud, tra l'euro e l'austro ci sarà nell'angolo la lettera G, tra l'austro e l'africo H, tra l'africo e il favonio N, tra il favonio e il cauro O, tra il cauro e il settentrionale K, tra il settentrionale e l'aquilone I, tra l'aquilone e il solano L, tra il solano e l'euro M

Così fatte queste cose sia messo tra gli angoli dell'ottagono lo gnomone, e così siano tracciate le divisioni delle strade

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