mea sic est ratio et sic animum induco meum: malo coactus qui suom officium facit, dum id rescitum iri credit, tantisper cavet;[70] si sperat fore clam, rursum ad ingenium redit | Io la penso così (e mi regolo di conseguenza): chi fa il proprio dovere per timore di un castigo, finché pensa che la cosa si verrà a sapere, sta attento; [70] ma se spera di farla franca, torna a seguire la propria indole |
ille quem beneficio adiungas ex animo facit, studet par referre, praesens absensque idem erit | Quello che ti sei conquistato trattandolo bene, agisce spontaneamente, cerca di contraccambiarti: che tu ci sia o no, si comporterà allo stesso modo |
hoc patrium est, potius consuefacere filium sua sponte recte facere quam alieno metu:[75] hoc pater ac dominus interest | Questo è il compito di un padre, abituare suo figlio ad agire onestamente da solo, anziché per paura [75] degli altri: è questa la differenza che c'è tra il padre e il padrone |
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Latino: dall'autore Terenzio, opera Adelphoe parte Actus V, 958-997
hoc qui nequit, fateatur nescire imperare liberis | Chi non ci riesce ammetta di non saper comandare ai figli |
sed estne hic ipsus de quo agebam | (scorge Demea che si avvicina) Ma questo qui che arriva non è proprio l'uomo di cui parlavo |
et certe is est | Si, sì è proprio lui |
nescioquid tristem video: credo, iam ut solet iurgabit | Lo vedo con l'aria piuttosto scura: credo che, come al solito, mi pianterà delle grane |
salvom te advenire, Demea, gaudemus | (ad alta voce) Mi rallegro di vederti in buona salute, Demea |
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