nel mito, si narra che Shu dovette intervenire per separare Geb e Nut che erano avvinti in un amoroso abraccio. Non è escluso che questa rappresentazione di Shu, che lo vede eretto con le braccia alzate a reggere il cielo, abbia fornito un prototipo fondamentale per la codifica iconografica del titano Greco atlante.
Il Dio Geb è di solito rappresentato, all'interno di questo quadro mitologico, steso e appoggiato a un braccio. Il colore scuro rimanda al ricco limo che nutre la terra egiziana dopo ogni inondazione.
La dea Nut è incurvata a rappresentare la volta celeste. Nel mito narrato nel libro della vacca Celeste, ella è detta divorare i propri figli (le stelle al mattino, il Sole al tramonto) per poi partorire nuovamente, tutti i giorni. Per tale motivo la testa e la vulva indicano rispettivamente l'ovest e l'est ideale