Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 34, Paragrafi 137-162

Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 34, Paragrafi 137-162

Latino: dall'autore Plinio il Vecchio, opera Naturalis Historia parte Libro 34, Paragrafi 137-162

[137] Unum etiamnum aeris miraculum non omittemus

Servilia familia inlustris in fastis trientem aereum pascit auro, argento, consumentem utrumque

origo atque natura eius incomperta mihi est

verba ipsa de ea re Messallae senis ponam: Serviliorum familia habet trientem sacrum, cui summa cum cura magnificentiaque sacra quotannis faciunt

quem ferunt alias crevisse, alias decrevisse videri et ex eo aut honorem aut deminutionem familiae significare

[138] Proxime indicari debent metalla ferri
[137] Non tralasceremo adesso un prodigio del rame

La famiglia Servilia illustre nei fasti alimenta con oro, argento, una terza parte di un asse di rame che consuma entrambi

L'origine e la natura di questo mi è sconosciuto

Citerò le stesse parole del vecchio Messalla su questa cosa: la famiglia dei Servili ha un triente sacro, a cui ogni anno fanno con somma cura riti sacri e sontuosi

Dicono che questo sembra ora essere cresciuto, ora diminuito e da ciò indicare o l'onore o la decadenza della famiglia

[138] Successivamente devono essere considerate le miniere di ferro
optumo pessimoque vitae instrumento est, siquidem hoc tellurem scindimus, arbores serimus, arbusta tondemus, vites squalore deciso annis omnibus cogimus iuvenescere, hoc exstruimus tecta, caedimus saxa, omnesque ad alios usus ferro utimur, sed eodem ad bella, caedes, latrocinia, non comminus solum, sed etiam missili volucrique, nunc tormentis excusso, nunc lacertis, nunc vero pinnato, quam sceleratissimam humani ingenii fraudem arbitror, siquidem, ut ocius mors perveniret ad hominem, alitem illam fecimus pinnasque ferro dedimus

[139] quam ob rem culpa eius non naturae fiat accepta

aliquot experimentis probatum est posse innocens esse ferrum

in foedere, quod expulsis regibus populo Romano dedit Porsina nominatim comprehensum invenimus, ne ferro nisi in agri cultu uteretur

et tum stilo osseo scribere institutum vetustissimi auctores prodiderunt
Appartiene alla risorsa migliore e peggiore della vita, poiché con questo apriamo la terra, piantiamo alberi, tagliamo arbusti, con asprezza determinata tutti gli anni costringiamo le viti a ringiovanire, con questo costruiamo case, tagliamo pietre, e utilizziamo il ferro per tutti gli altri usi, ma (usiamo) lo stesso per guerre, stragi, furti, non solo da vicino, ma anche per un lancio volante, scagliato ora da macchine belliche, ora da braccia, ora invece alato, inganno che ritengo il più vile dell'ingegno umano, poiché affinché la morte arrivi più velocemente all'uomo, l'abbiamo resa alata e col ferro abbiamo dato le ali

[139] Perciò la sua colpa non risulti attribuita alla natura

E' stato provato con diversi esperimenti che il ferro può essere innocuo

Cacciati i re, nel patto, che Porsenna accordò al popolo Romano troviamo espressamente dichiarato, che non si usi il ferro se non nella coltivazione del campo

E antichissimi autori hanno tramandato stabilito allora di scrivere con uno stilo osseo
Magni Pompei in tertio consulatu extat edictum in tumultu necis Clodianae prohibentis ullum telum esse in urbe

[140] et ars antiqua ipsa non defuit honorem mitiorem habere ferro quoque

Aristonidas artifex, cum exprimere vellet Athamantis furorem Learcho filio praecipitato residentem paenitentia, aes ferrumque miscuit, ut robigine eius per nitorem aeris relucente exprimeretur verecundiae rubor

hoc signum exstat hodie Rhodi

[141] est in eadem urbe et ferreus Hercules, quem fecit Alcon laborum dei patientia inductus

videmus et Romae scyphos e ferro dicatos in templo Martis Ultoris

obstitit eadem naturae benignitas exigentis ab ferro ipso poenas robigine eademque providentia nihil in rebus mortalibus facientis quam quod esset infestissimum mortalitati
Nel terzo consolato di Pompeo Magno risulta un editto durante il tumulto dell'uccisione di Clodio che proibiva che ci fosse qualche arma in città

[140] E la stessa antica arte non mancò di attribuire anche al ferro un pregio più pacifico

L'artista Aristonide, volendo esprimere il furore di Atamante che passava nel pentimento dopo aver gettato il figlio Learco, mescolò rame e ferro, affinché con la ruggine di questo che traspariva attraverso la chiarezza del rame si esprimesse il rossore della vergogna

Questa statua si trova oggi a Rodi

[141] Nella stessa città c'è anche un Ercole di ferro, che fece Alcone indotto dalla sofferenza del dio delle fatiche

Vediamo anche a Roma tazze di ferro dedicate nel tempio di Marte Ultore

Si oppone la stessa benevolenza della natura che esige dal ferro stesso le pene con la ruggine e la stessa provvidenza di non creare nulla nelle cose mortali di ciò che fosse dannosissimo per la mortalità

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Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 35, Paragrafi 154-202
Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 35, Paragrafi 154-202

Latino: dall'autore Plinio il Vecchio, opera Naturalis Historia parte Libro 35, Paragrafi 154-202

[142] Ferri metalla ubique propemodum reperiuntur, quippe etiam insula Italiae Ilva gignente, minimaque difficultate adgnoscuntur colore ipso terrae manifesto

ratio eadem excoquendis venis; in Cappadocia tantum quaestio est, aquae an terrae fiat acceptum, quoniam perfusa Ceraso fluvio terra neque aliter ferrum e fornacibus reddit

[143] differentia ferri numerosa

prima in genere terrae caelive: aliae molle tantum plumboque vicinum subministrant, aliae fragile et aerosum rotarumque usibus et clavis maxime fugiendum, cui prior ratio convenit; aliud brevitate sola placet clavisque caligariis, aliud robiginem celerius sentit

stricturae vocant hae omnes, quod non in aliis metallis, a stringenda acie vocabulo inposito
[142] Le miniere di ferro si trovano praticamente dovunque, producendone inoltre in Italia anche l'isola d'Elba, e si riconoscono con minima difficoltà dal colore stesso manifesto della terra

Lo stesso metodo per le vene da fondere; solo in Cappadocia c'è una questione, se risulti attribuzione dell'acqua o della terra, perché dalle fornaci la terra produce il ferro bagnata dal fiume Ceraso, e non diversamente

[143] Numerose le varietà del ferro

La prima nel tipo di terreno o di clima: alcuni producono solo uno tenero e vicino al piombo, altri fragile e ramoso e da evitare soprattutto per gli usi delle ruote e per i chiodi, a cui si addice il primo tipo; un altro serve per la sola piccolezza e per i chiodi dei calzari militari, un altro avverte più velocemente la ruggine

Chiamano tutte queste stretture, con un nome ricavato dal filo da restringere, il che non in altri metalli
[144] et fornacium magna differentia est, nucleusque quidam ferri excoquitur in iis ad indurandam aciem, alioque modo ad densandas incudes malleorumve rostra

summa autem differentia in aqua, cui subinde candens inmergitur

haec alibi atque alibi utilior nobilitavit loca gloria ferri, sicuti Bilbilim in Hispania et Turiassonem, Comum in Italia, cum ferraria metalla in iis locis non sint

[145] ex omnibus autem generibus palma Serico ferro est; Seres hoc cum vestibus suis pellibusque mittunt; secunda Parthico

neque alia genera ferri ex mera acie temperantur, ceteris enim admiscetur mollior complexus

in nostro orbe aliubi vena bonitatem hanc praestat, ut in Noricis, aliubi factura, ut Sulmone, aqua ubi diximus, quippe cum exacuendo oleariae cotes aquariaeque differant et oleo delicatior fiat acies
[144] Grande è anche la differenza delle fornaci, e in esse si cuoce un certo nucleo del ferro per temprare il filo, in altro modo per addensare incudini o i rostri dei martelli

Somma poi la differenza nell'acqua, in cui s'immerge ancora bollente

Questa più utile in un luogo o in un altro rese famose le località col pregio del ferro, come Bilbili in Spagna e Taragona, Como in Italia, pur non essendoci miniere di ferro in questi luoghi

[145] Fra tutte le specie poi il primato spetta al ferro serico; i Seri lo esportano con le loro vesti e con le pelli; il secondo posto al partico

Né altri tipi di ferro sono temperati con un filo puro, infatti agli altri si mescola una lega più tenera

Nella nostra regione altrove il filone mostra questa qualità, come nel Norico, altrove la lavorazione, come a Sulmona, l'acqua dove ne abbiamo parlato, poiché nell'affilare le pietre olearie e quelle d'acqua differiscono e con l'olio il filo diventa più sottile

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Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 11, Paragrafi 145-152
Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 11, Paragrafi 145-152

Latino: dall'autore Plinio il Vecchio, opera Naturalis Historia parte Libro 11, Paragrafi 145-152

[146] mirumque, cum excoquatur vena, aquae modo liquari ferrum, postea in spongeas frangi

tenuiora ferramenta oleo restingui mos est, ne aqua in fragilitatem durentur

a ferro sanguis humanus se ulciscitur, contactum namque eo celerius robiginem trahit

[147] De magnete lapide suo loco dicemus concordiaque, quam cum ferro habet

sola haec materia virus ab eo lapide accipit retinetque longo tempore, aliud adprehendas ferrum, ut anulorum catena spectetur interdum

quod volgus imperitum appellat ferrum vivum, vulneraque talia asperiora fiunt

[148] hic lapis et in Cantabria nascitur, non ut ille magnes verus caute continua, sed sparsa bulbatione, ita appellant, nescio an vitro fundendo perinde utilis, nondum enim expertus est quisquam; ferrum utique inficit eadem vi
[146] Anche strano, quando si fonda una vena, che il ferro sia sciolto al modo dell'acqua, poi essere spezzato in spugne

E' abitudine che gli oggetti di ferro più sottili siano spenti con l'olio, affinché non siano indotti alla fragilità con l'acqua

Il sangue umano si vendica del ferro, infatti il contatto là estrae più velocemente la ruggine

[147] Parleremo a suo luogo della pietra calamita e dell'affinità, che ha col ferro

Questa sola materia riceve influenza da questa pietra e la trattiene per lungo tempo, attira altro ferro, come talvolta si vede in una catena di anelli

Il popolo inesperto lo chiama ferro vivo, e tali ferite diventano più pericolose

[148] Questa pietra nasce anche in Cantabria, non come quel magnete puro con uno strato continuo, ma a bulbo sparso, così lo definiscono, non so se utile anche per il vetro da fondere, infatti nessuno ha ancora sperimentato; comunque imbeve il ferro con la stessa forza
Magnete lapide architectus Timochares Alexandriae Arsinoes templum concamarare incohaverat, ut in eo simulacrum e ferro pendere in aëre videretur

intercessit ipsius mors et Ptolemaei regis, qui id sorori suae iusserat fieri

[149] Metallorum omnium vena ferri largissima est Cantabriae

incredibile dictu, totus ex ea materia est, ut in ambitu oceani diximus

Ferrum accensum igni, nisi duretur ictibus, corrumpitur

rubens non est habile tundendo neque antequam albescere incipiat

aceto aut alumine inlitum fit aeri simile

[150] a robigine vindicatur cerussa et gypso et liquida pice

haec est ferro a Graecis antipathia dicta
L'architetto Timocare con la pietra calamita aveva iniziato a costruire il tempio di Arsinoe ad Alessandria, cosicché la statua di ferro sembrasse pendere in aria

Sopraggiunse la morte della stessa e del re Tolomeo, che aveva ordinato che questo fosse fatto per sua sorella

[149] Di tutti i metalli la vena del ferro della Cantabria è la più ampia

Incredibile a dirsi, tutto è di questa materia, come abbiamo detto nell'ambito dell'oceano

Il ferro acceso col fuoco, si rovina se non si tempra con i colpi

Quando rosseggia non è adatto al forgiarsi né prima che cominci a schiarirsi

Cosparso con aceto o allume diventa simile al rame

[150] Si preserva dalla ruggine con biacca, gesso e pece liquida

Questa è detta dai Greci incompatibilità per il ferro

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Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 16, Paragrafi 30-37
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Latino: dall'autore Plinio il Vecchio, opera Naturalis Historia parte Libro 16, Paragrafi 30-37

ferunt quidem et religione quadam id fieri et exstare ferream catenam apud Euphraten amnem in urbe, quae Zeugma appellatur, qua Alexander Magnus ibi iunxerit pontem, cuius anulos, qui refecti sint, robigine infestari, carentibus ea prioribus

[151] Medicina e ferro est et alia quam secandi

namque et circumscribi circulo terve circumlato mucrone et adultis et infantibus prodest contra noxia medicina, et praefixisse in limine evulsos sepulchris clavos adversus nocturnas lymphationes, pungique leviter mucrone, quo percussus homo sit, contra dolores laterum pectorumque subitos, qui punctionem adferant

quaedam ustione sanantur, privatim vero canis rabidi morsus, quippe etiam praevalente morbo expaventesque potum usta plaga ilico liberantur
Alcuni dicono che essa avviene anche per una qualche pratica religiosa e che ci sia una catena di ferro presso il fiume Eufrate nella città, che è chiamata Zeugma, con cui qui Alessandro Magno aveva congiunto un ponte, i cui anelli, quelli che furono rifatti, sono attaccati dalla ruggine, mentre quelli precedenti sono privi di essa

[151] La medicina ricava dal ferro anche altri usi che quello di tagliare

Infatti anche essere circoscritti con un cerchio o con una punta che gira intorno tre volte sia ad adulti sia a bambini giova contro le fatture, e contro gli incubi notturni aver fissato sulla soglia chiodi tolti dai sepolcri, ed essere punti leggermente da una punta, con cui sia stato colpito un uomo, contro i dolori improvviso dei fianchi e dei petti, che causano fitta

Alcune si curano con la cauterizzazione, particolarmente però il morso del cane rabbioso, anche poi mentre la malattia prevale e quelli che temono il bere sono liberati subito con la ferita cauterizzata
calfit etiam ferro candente potus in multis vitiis, privatim vero dysintericis

[152] Est et robigo ipsa in remediis, et sic proditur sanasse Achilles, sive id aerea sive ferrea cuspide fecit; ita certe pingitur ex ea decutiens gladio

sed robigo ferri deraditur umido ferro clavis veteribus

[153] potentia eius ligare, siccare, sistere

emendat alopecias inlita

utuntur et ad scabritias genarum pusulasque totius corporis cum cera et myrteo oleo, ad ignes vero sacros ex aceto, item ad scabiem, paronychia digitorum et pterygia in linteolis

sistit et feminarum profluvia inposita velleribus, plagis quoque recentibus vino diluta et cum murra subacta, condylomatis ex aceto

podagras quoque inlita lenit
In molti mali si riscalda anche la bevanda col ferro caldo, specie poi per i dissenterici

[152] C'è anche la stessa ruggine fra i rimedi, e così è tramandato aver guarito Achille, fece ciò o con una punta di rame o di ferro; così certo è dipinto mentre la toglie da essa con la spada

Ma la ruggine del ferro si raschia dai chiodi vecchi col ferro umido

[153] La sua capacità unire, seccare, fermare

Spalmata elimina le alopecie

L'usano anche per le croste delle palpebre e le pustole di tutto il corpo con la cera e l'olio di mirto, invece per gli erpes con l'aceto, anche per la scabbia, nei lini i paterecci delle dita e le escrescenze

Ferma anche i flussi delle donne messa nelle lane, anche per le ferite recenti diluita col vino e imbevuta con mirra, per i condilomi con l'aceto

Calma anche le gotte spalmata

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Latino: dall'autore Plinio il Vecchio, opera Naturalis Historia parte Libro 19, Paragrafi 113-189

[154] Squama quoque ferri in usu est ex acie aut mucronibus, maxime simili, sed acriore vi quam robigo, quam ob rem et contra epiphoras oculorum adsumitur

sanguinem sistit, cum volnera ferro maxime fiant

sistit et feminarum profluvia

inponitur et contra lienum vitia, et haemorroidas compescit ulcerumque serpentia

et genis prodest farinae modo adspersa paullisper

[155] praecipua tamen commendatio eius in hygremplastro ad purganda vulnera fistulasque et omnem callum erodendum et rasis ossibus carnes recreandas

componitur hoc modo: propolis oboli VI, Cimoliae cretae drachmae VI, aeris tusi drachmae II, squamae ferri totidem, cerae X, olei sextarius

his adicitur, cum sunt repurganda volnera aut replenda, ceratum

[156] Sequitur natura plumbi, cuius duo genera, nigrum atque candidum
[154] Anche la scaglia di ferro da una lama o dalle punte è in uso, con una forza simile soprattutto, ma più potente della ruggine, perciò è utilizzata anche contro le lacrimazioni degli occhi

Ferma il sangue, pur derivando soprattutto dal ferro le ferite

Ferma anche i flussi delle donne

Si applica anche contro i mali delle milze, e riduce le emorroidi e le diramazioni delle ulcere

Giova anche alle palpebre cosparsa un pochino al modo della polvere

[155] Tuttavia il suo utilizzo principale nell'empiastro liquido per pulire le ferite e per le fistole e ogni callosità da levigare e per le carni da riformare sulle ossa scoperte

Si prepara in questo modo: 6 oboli di propoli, 6 dracme di creta cimolia, 2 dracme di rame macinato, altrettante di scaglia di ferro, 10 di cera, un sestario di olio

Si aggiunge a questi il cerotto, quando ci sono ferite da pulire o da richiudere

[156] Segue la natura del piombo, di cui due tipi, nero e bianco

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Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 10, Paragrafi 42-51
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Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 09, Paragrafi 171 - 175
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Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 24, Paragrafi 171-188
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Latino: dall'autore Plinio il Vecchio, opera Naturalis Historia parte Libro 24, Paragrafi 171-188

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