Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 34, Paragrafi 137-162, pag 2

Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 34, Paragrafi 137-162

Latino: dall'autore Plinio il Vecchio, opera Naturalis Historia parte Libro 34, Paragrafi 137-162

pretiosissimum in hoc candidum, Graecis appellatum cassiterum fabuloseque narratum in insulas Atlantici maris peti vitilibusque navigiis et circumsutis corio advehi

nunc certum est in Lusitania gigni et in Gallaecia summa tellure, harenosa et coloris nigri

[157] pondera tantum ea deprehenditur; interveniunt et minuti calculi, maxime torrentibus siccatis

lavant eas harenas metallici et, quod subsedit, cocunt in fornacibus

invenitur et in aurariis metallis, quae alutias vocant, aqua inmissa eluente calculos nigros paullum candore variatos, quibus eadem gravitas quae auro, et ideo in calathis, quibus aurum colligitur, cum eo remanent; postea caminis separantur conflatique in plumbum album resolvuntur

[158] non fit in Gallaecia nigrum, cum vicina Cantabria nigro tantum abundet, nec ex albo argentum, cum fiat ex nigro
Molto prezioso in questo tipo il bianco, detto dai Greci cassitero e favolosamente detto essere cercato nelle isole del mare Atlantico ed essere trasportato su imbarcazioni di vimini e coperte di cuoio

Ora è certo essere prodotto in Lusitania e in Galizia in superficie sul terreno, sabbioso e di colore nero

[157] Questa si riconosce solo dal peso; si presentano anche piccoli pezzi, soprattutto nei torrenti secchi

I minatori lavano queste sabbie e, cuociono quello che si deposita, nelle fornaci

Si trova anche nelle miniere aurifere, quelle che chiamano aluzie, con acqua immessa che lava i sassolini neri macchiati un poco di bianco, per i quali la stessa pesantezza che l'oro, e quindi nei catini, con cui si raccoglie l'oro, restano con questo; dopo si separano nei camini e fusi sono trasformati in piombo bianco

[158] Non si forma il nero in Galizia, mentre col nero abbonda solo la vicina Cantabria, non ottenendosi argento dal bianco, ma dal nero
iungi inter se plumbum nigrum sine albo non potest nec hoc ei sine oleo ac ne album quidem secum sine nigro

album habuit auctoritatem et Iliacis temporibus teste Homero, cassiterum ab eo dictum

[159] plumbi nigri origo duplex est; aut enim sua provenit vena nec quicquam aliud ex sese parit aut cum argento nascitur mixtisque venis conflatur

huius qui primus fuit in fornacibus liquor stagnum appellatur; qui secundus, argentum; quod remansit in fornacibus, galena, quae fit tertia portio additae venae; haec rursus conflata dat nigrum plumbum deductis partibus nonis II

[160] Stagnum inlitum aereis vasis saporem fecit gratiorem ac compescit virus aeruginis, mirumque, pondus non auget

specula etiam ex eo laudatissima, ut diximus, Brundisi temperabantur, donec argenteis uti coepere et ancillae
Non può essere saldato tra sé il piombo nero senza il bianco né questo ad esso senza l'olio e nemmeno il bianco con sé senza il nero

Il bianco ebbe prestigio anche ai tempi di Troia, testimone Omero, chiamato da lui cassitero

[159] L'origine del piombo nero è duplice; infatti o proviene da un suo filone e nient'altro s'introduce da sé o nasce con l'argento e si fonde con filoni misti

Il liquido di questo che per primo si trovò nelle fornaci è detto stagno; quello per secondo, argento; ciò che rimase nelle fornaci, galena, che diventa la terza parte della vena aggiunta; questa fusa di nuovo dà il piombo nero tolte parti di due noni

[160] Lo stagno spalmato sui vasi di rame rende il sapore più gradevole ed evita la formazione della ruggine, e strano, il peso non aumenta

A Brindisi, come abbiamo detto, si forgiavano da esso, anche specchi molto pregiati, finché anche le ancelle cominciarono ad usarne argentati
nunc adulteratur stagnum addita aeris candidi tertia portione in plumbum album

fit et alio modo mixtis albi plumbi nigrique libris; hoc nunc aliqui argentarium appellant

iidem et tertiarium vocant, in quo duae sunt nigri portiones et tertia albi

pretium eius in libras XX

hoc fistulae solidantur

[161] inproviores ad tertiarum additis partibus aequis albi argentarium vocant et eo quae volunt incoquunt

pretium huius faciunt in p LXX

albo per se sincero pretium sunt LXXX, nigro VII

Albi natura plus aridi habet, contraque nigri tota umida est

ideo album nulli rei sine mixtura utile est

neque argentum ex eo plumbatur, quoniam prius liquescat argentum, [162] confirmantque, si minus albo nigri, quam satis sit, misceatur, erodi ab eo argentum
Ora lo stagno viene adulterato con una terza parte di rame bianco aggiunta nel piombo nero

Si forma anche in un altro modo con libbre miste di piombo bianco e nero; ora alcuni chiamano questo argentario

Gli stessi lo chiamano anche terziario, in cui ci sono due parti di nero e una terza di bianco

Il suo prezzo 20 denari a libbra

I tubi sono saldati con questo

[161] I disonesti chiamano argentario con parti uguali del bianco aggiunte al terziario e con esso placcano quello che vogliono

Stabiliscono il prezzo di questo in 70 denari a libbra

Il prezzo per il bianco puro di per sé sono 80, il nero 7

La natura del bianco ha più di secco, e invece del nero è tutta umida

Perciò il bianco senza mescolanza è di nessuna sostanza

Né l'argento si salda con esso, perché l'argento fonde prima, [162] e affermano, se si mescola meno nero al bianco, quanto sia abbastanza, che l'argento viene corroso da questo

Maybe you might be interested

Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 35, Paragrafi 154-202
Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 35, Paragrafi 154-202

Latino: dall'autore Plinio il Vecchio, opera Naturalis Historia parte Libro 35, Paragrafi 154-202

album incoquitur aereis operibus Galliarum invento ita, ut vix discerni possit ab argento, eaque incoctilia appellant

deinde et argentum incoquere simili modo coepere equorum maxime ornamentis iumentorumque ac iugorum in Alesia oppido; reliqua gloria Biturigum fuit

Il bianco si cuoce per oggetti di rame per invenzione dei Galli così, che a stento possa essere distinto dall'argento, e chiamano questi oggetti cose stagnate

Poi nello stesso modo nella città di Alesia cominciarono a fondere anche l'argento soprattutto per gli ornamenti dei cavalli e dei giumenti e dei gioghi; la restante gloria fu dei Biturigi

Maybe you might be interested

Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 08, Paragrafi 157 - 165
Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 08, Paragrafi 157 - 165

Latino: dall'autore Plinio il Vecchio, opera Naturalis Historia parte Libro 08, Paragrafi 157 - 165

Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 19, Paragrafi 113-189
Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 19, Paragrafi 113-189

Latino: dall'autore Plinio il Vecchio, opera Naturalis Historia parte Libro 19, Paragrafi 113-189

Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 09, Paragrafi 171 - 175
Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 09, Paragrafi 171 - 175

Latino: dall'autore Plinio il Vecchio, opera Naturalis Historia parte Libro 09, Paragrafi 171 - 175

Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 10, Paragrafi 42-51
Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 10, Paragrafi 42-51

Latino: dall'autore Plinio il Vecchio, opera Naturalis Historia parte Libro 10, Paragrafi 42-51

Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 11, Paragrafi 145-152
Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 11, Paragrafi 145-152

Latino: dall'autore Plinio il Vecchio, opera Naturalis Historia parte Libro 11, Paragrafi 145-152

Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 16, Paragrafi 30-37
Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 16, Paragrafi 30-37

Latino: dall'autore Plinio il Vecchio, opera Naturalis Historia parte Libro 16, Paragrafi 30-37

Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 24, Paragrafi 171-188
Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 24, Paragrafi 171-188

Latino: dall'autore Plinio il Vecchio, opera Naturalis Historia parte Libro 24, Paragrafi 171-188

Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 18, Paragrafi 1-55

Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 34, Paragrafi 19-65

Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 33, Paragrafi 123-164

Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 18, Paragrafi 56-69

Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 21, Paragrafi 91-100

Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 24, Paragrafi 51-70