Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 33, Paragrafi 01-28, pag 2

Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 33, Paragrafi 01-28

Latino: dall'autore Plinio il Vecchio, opera Naturalis Historia parte Libro 33, Paragrafi 01-28

[20] id a CCCCXXXXVIIII a condita urbe gestum est et primum anulorum vestigium extat; promiscuit autem usus alterum secundo Punico bello, neque enim aliter potuisset trimodia anulorum illa Carthaginem ab Hannibale mitti

inter Caepionem quoque et Drusum ex anulo in auctione venali inimicitiae coepere, unde origo socialis belli et exitia rerum

[21] ne tunc quidem omnes senatores habuere, utpote cum memoria avorum multi praetura quoque functi in ferreo consenuerint, sicut Calpurnium et Manilium, qui legatus C

Marii fuerit Iugurthino bello, Fenestella tradit, et multi L

Fufidium illum, ad quem Scaurus de vita sua scripsit, in Quintiorum vero familia aurum ne feminas quidem habere mos fuerit, nullosque omnino maior pars gentium hominumque, etiam qui sub imperio nostro degunt, hodieque habeat
[20] Questo fu fatto nel 449 dalla fondazione della città e risulta la prima traccia di anelli; poi s'inserì un altro uso nella seconda guerra punica, infatti diversamente non avrebbe potuto essere mandato da Annibale a Cartagine quel recipiente di tre moggi di anelli

Anche le inimicizie fra Cepione e Druso cominciarono da un anello in vendita in un'asta, da qui l'origine della guerra sociale e la rovina dello stato

[21] Nemmeno allora tutti i senatori lo ebbero, poiché al tempo degli avi molti che si erano adoperati anche nella pretura avevano continuato con quello di ferro, come tramanda Fenestella, Calpurnio e Manilio, che era stato ambasciatore di C

Mario nella guerra giugurtina, e molti quel L

Fufidio, per il quale Scauro scrisse riguardo alla sua vita, nella famiglia dei Quinzi inoltre c'era stata l'abitudine che neppure le donne avessero oro, e oggi non ne porta affatto nessuno la maggior parte dei popoli e degli uomini, anche quelli che vivono sotto il nostro impero
non signat oriens aut Aegyptus etiam nunc litteris contenta solis

[22] Multis hoc modis, ut cetera omnia, luxuria variavit gemmas addendo exquisiti fulgoris censuque opimo digitos onerando, sicut dicemus in gemmarum volumine, mox et effigies varias caelando, ut alibi ars, alibi materia esset in pretio

alias dein gemmas violari nefas putavit ac, ne quis signandi causam in anulis esse intellegeret, solidas induit

[23] quasdam vero neque ab ea parte, qua digito occultantur, auro clusit aurumque millis lapillorum vilius fecit

contra vero multi nullas admittunt gemmas auroque ipso signant

id Claudii Caesaris principatu repertum

nec non et servitia iam ferrum auro cingunt, alia per sese mero auro decorant, cuius licentiae origo nomine ipso in Samothrace id institutum declarat
Anche ora l'oriente o l'Egitto non sigilla contenti delle sole firme

[22] Il lusso ha variato in molti modi questo, come tutto il resto, con l'aggiungere gemme di squisito splendore e col caricare le dita con un ricco patrimonio, come diremo nel volume delle gemme, poi col cesellare varie figure, cosicché da una parte l'arte, dall'altra la materia si ritrovasse nel prezzo

Poi ritenne sacrilego che altre gemme fossero tagliate e, perché qualcuno non pensasse che lo scopo per gli anelli fosse di sigillare, le indossò intere

[23] Inoltre non racchiuse alcune con l'oro neppure da quella parte, dove sono nascoste dal dito, e rese l'oro meno prezioso di migliaia di pietruzze

Al contrario invece molti non accettano nessuna gemma e sigillano con l'oro stesso

Scoperto ciò durante il principato di Claudio Cesare

Ed anche i servi ormai cingono il ferro con l'oro, decorano altre cose di per sé con oro puro, l'origine di questo capriccio dal nome stesso individua questa consuetudine in Samotracia
[24] Singulis primo digitis geri mos fuerat, qui sunt minimis proximi

postea pollici proximo induere, etiam in deorum simulacris, dein iuvit et minimo dare

Galliae Brittanniaeque medio dicuntur usae

hic nunc solus excipitur, ceteri omnes onerantur, atque etiam privatim articuli minoribus aliis

[25] sunt qui uni tantum minimo congerant, alii vero et huic tantum unum, quo signantem signent

conditus ille, ut res rara et iniuria usus indigna, velut e sacrario promitur, ut et unum in minimo digito habuisse pretiosioris in recondito supellectilis ostentatio sit

iam alii pondera eorum ostentant
[24] All'inizio c'era stata l'usanza di essere portati su singole dita, quelli che sono vicini ai più piccoli

Poi lo misero a quello vicino al pollice, anche sulle statue degli dei, poi piacque anche darlo al più piccolo

Le Gallie e le Britannie sono dette abituate al medio

Ora questo solo è libero, tutti gli altri sono ricoperti, ed anche le giunture particolarmente con altri più piccoli

[25] Ci sono quelli che li hanno accumulati soltanto all'unico piccolo, altri invece anche a questo solo uno, con cui segnano quello che sigilla

Custodito quello, come cosa rara e indegna dell'offesa dell'uso, si mostra come da un tabernacolo, cosicché anche aver avuto uno solo sul dito mignolo sia dimostrazione di suppellettili più preziose in serbo

Ormai altri mostrano i loro pesi

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Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 28, Paragrafo 187-216
Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 28, Paragrafo 187-216

Latino: dall'autore Plinio il Vecchio, opera Naturalis Historia parte Libro 28, Paragrafo 187-216

aliis plures quam unum gestare labor est, alii bratteas infercire leviore materia propter casum tutius gemmarum sollicitudini putant, alii sub gemmis venena cludunt, sicut Demosthenes summus Graeciae orator, anulosque mortis gratia habent

[26] denique vel plurima opum scelera anulis fiunt

quae fuit illa vita priscorum, qualis innocentia, in qua nihil signabatur

nunc cibi quoque ac potus anulo vindicantur a rapina

hoc profecere mancipiorum legiones, in domo turba externa ac iam servorum quoque causa nomenclator adhibendus

aliter apud antiquos singuli Marcipores Luciporesve dominorum gentiles omnem victum in promiscuo habebant, nec ulla domi a domesticis custodia opus erat

[27] nunc rapiendae conparantur epulae pariterque qui rapiant eas, et claves quoque ipsas signasse non est satis
Per altri è una fatica portare più di uno, altri per preoccupazione delle gemme a causa di una caduta ritengono più sicuro riempire lamine con una materia più leggera, altri nascondono veleni sotto le gemme, come Demostene sommo oratore della Grecia, e tengono gli anelli a scopo di morte

[26] Infine con gli anelli avvengono anche i più numerosi crimini delle ricchezze

Quale fu quella vita degli antichi, quale innocenza, in cui nulla era suggellato

Ora anche i cibi e il bere sono sottratti alla rapina con un anello

Questo procurarono le legioni di schiavi, la schiera estranea in casa e ormai anche il segretario che si adopera a motivo dei nomi dei servi

Diversamente presso gli antichi i singoli Marcipori o Lucipori congiunti dei padroni avevano tutto il vitto in comune, e non era necessaria alcuna custodia della casa da parte dei domestici

[27] Ora sono comprate le vivande da rubare e parimenti quelli che le ruberanno, e non è sufficiente aver sigillato anche le chiavi stesse
gravatis somno aut morientibus anuli detrahuntur, maiorque vitae ratio circa hoc instrumentum esse coepit

incertum a quo tempore, videmur tamen posse in externis auctoritatem eius rei intellegere circa Polycraten Sami tyrannum, cui dilectus ille anulus in mare abiectus capto relatus est pisce, ipso circiter CCXXX urbis nostrae annum interfecto

[28] celebratior quidem usus cum faenore coepisse debet

argumento est consuetudo volgi, ad sponsiones etiamnum anulo exiliente, tracta ab eo tempore, quo nondum erat arra velocior, ut plane adfirmare possimus nummos ante apud nos, mox anulos coepisse

de nummis paulo post dicetur

Gli anelli sono sottratti a quelli appesantiti dal sonno o ai moribondi, e la maggior ragione di vita comincia ad essere intorno a questo oggetto

Incerto da che periodo, crediamo tuttavia che l'importanza di questa cosa fra gli stranieri possa risalire a Policrate il tiranno di Samo, a cui quell'anello amato, gettato in mare, fu restituito da un pesce catturato, lo stesso ucciso circa nell'anno 230 della nostra città

[28] Certo l'uso più frequente deve essere cominciato con l'usura

C'è a prova la consuetudine del popolo, all'anello da togliere ancora ora per i contratti, derivata da quel tempo, in cui non c'era ancora una garanzia più veloce, così facilmente possiamo affermare che presso di noi ebbero inizio prima le monete, poi gli anelli

Delle monete si dirà poco dopo

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