Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 28, Paragrafi 99-109, pag 2

Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 28, Paragrafi 99-109

Latino: dall'autore Plinio il Vecchio, opera Naturalis Historia parte Libro 28, Paragrafi 99-109
[105] carnes vel ossa hominis, quae in ventriculo occisae inveniantur, suffitu podagricis auxiliari; si ungues inveniantur in iis, mortem alicuius capientium significari; excrementa sive ossa reddita, cum interematur, contra magicas insidias pollere; fimum, quod in intestinis inventum sit, arefactum ad dysintericos valere, potum inlitumque cum adipe anserino toto corpore opitulari laesis malo medicamento; a cane vero morsis adipem inlitum et corium substratum; [106] rursus tali sinistri cinere decocto cum sanguine mustelae perunctos omnibus odio venire; idem fieri oculo decocto [105] Le carni o le ossa dell'uomo, che sono trovate nel ventricolo di quella uccisa, aiutare in suffumigio i malati di gotta; se su esse si trovano le unghie, significare la morte di qualcuno di quelli che l'hanno presa; gli escrementi o le ossa rese, quando è uccisa, servire contro le insidie magiche; il concime, che sia stato trovato negli intestini, bruciato serve per i dissenterici, bevuto e spalmato con grasso d'oca giovare in tutto il corpo a quelli danneggiati da una cattiva cura; invece per i morsi del cane il grasso spalmato e la pelle stesa sopra; [106] che quelli unti invece con la cenere del tallone sinistro cotta col sangue di donnola vengono in odio a tutti; la stessa cosa accadere con l'occhio bollito
super omnia est, quod extremam fistulam intestini contra ducum ac potestatium iniquitates commonstrant et ad successus petitionum iudiciorumque ac litium eventus, si omnino [tantum] aliquis secum habeat; eiusdem cavernam sinistro lacerto alligatam, si quis mulierem prospiciat, amatorium esse tam praesens, ut ilico sequatur; eiusdem loci pilorum cinerem ex oleo inlitum viris, qui sint probrosae mollitiae, severos, non modo pudicos, mores induere Sopra tutte le cose c'è, che indicano l'ultima fistola dell'intestino contro le ingiustizie dei comandanti e dei magistrati e per i successi delle petizioni e dei giudizi e anche per gli eventi dei processi, in genere se [solo] qualcuno l'abbia con sé; che l'orifizio della stessa legato al braccio sinistro, se qualcuno guarda una donna, essere un filtro amatorio tanto valido, che essa subito lo segue; che la cenere dei peli della stessa parte spalmata con l'olio agli uomini, che siano di vergognosa lussuria, apporta abitudini severe, non solo pudiche
[107] Proxime fabulosus est crocodilus, ingenio quoque ille, cui vita in aqua terraque communis [107] Successivamente è straordinario il coccodrillo, quello, a cui anche per natura (è) comune la vita in acqua e sulla terra

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Latino: dall'autore Plinio il Vecchio, opera Naturalis Historia parte Libro 21, Paragrafi 91-100

duo enim genera eorum Infatti due i loro generi
illius e dextra maxilla dentes adalligati dextro lacerto coitus, si credimus, stimulant; canini dentes febris statas arcent ture repleti, sunt enim cavi, ita ne diebus V ab aegro cernatur qui adalligaverit I denti dalla mascella destra di quello legati al braccio destro stimolano gli accoppiamenti, se crediamo, i denti canini pieni d'incenso impediscono gli stati di febbre, infatti sono cavi, così che chi li abbia legati al malato non sia visto per 5 giorni

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Latino: dall'autore Plinio il Vecchio, opera Naturalis Historia parte Libro 06, Paragrafi 01-14

idem pollere e ventre exemptos lapillos adversus febrium horrores venientes tradunt Dicono che le pietre tolte dal ventre provocano la stessa cosa contro i brividi che sopraggiungono delle febbri
[108] eadem de causa Aegypti perungunt adipe aegros suos [108] Per lo stesso motivo gli Egiziani ungono col grasso i loro malati

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alter illi similis, multum infra magnitudine, in terra tantum odoratissimisque floribus vivit; ob id intestina eius diligenter exquiruntur iucundo nidore referta; crocodileam vocant, oculorum vitiis utilissimam cum porri suco inunctis et contra suffusiones vel caligines L'altro simile a quello, di molto sotto per grandezza, solo sulla terra e vive di fiori molto profumati; per questo sono ricercate molto accuratamente le sue parti interne piene di un piacevole odore; lo chiamano sterco di coccodrillo, molto utile per gli unguenti con succo di porro per i mali degli occhi e contro lacrimazioni e annebbiamenti
[109] inlita quoque ex oleo cyprino molestias in facie nascentes tollit, ex aqua vero morbos omnes, quorum natura serpit in facie, nitoremque reddit; lentigines tollit ac varos maculasque omnes [109] Spalmato anche con olio di Cipro toglie le imperfezioni che spuntano sul viso, invece con l'acqua tutti i mali, la cui natura serpeggia sul viso, e restituisce il candore; toglie lentiggini e pustole e tutte le macchie

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et contra comitiales morbos bibitur ex aceto mulso binis obolis Si beve anche contro le epilessie con aceto mielato con due oboli

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