Latino: dall'autore Plinio il Vecchio, opera Naturalis Historia parte Libro 17, Paragrafi 1-10
| venturasne eas credidisse ad supra dictam aestimationem illos, qui vel frugiferas tanti taxaverant | Aver ritenuto, quelli che avevano valutato a tanto prezzo gli alberi da frutto, che essi avrebbero raggiunto la quotazione detta sopra |
| [8] nec minus miraculum in pomo est multarum circa suburbana fructu annuo addicto binis milibus nummum, maiore singularum reditu quam erat apud antiquos praediorum | [8] Non è minore la meraviglia per il frutto prodotto annuo di molti alberi intorno alle zone suburbane venduto a due mila sesterzi, con un reddito maggiore di ciascuno di quello che presso gli antichi era dei poderi |
| ob hoc insita et arborum quoque adulteria excogitata sunt, ut nec poma pauperibus nascerentur | Per questo furono escogitati gli innesti ed anche le alterazioni degli alberi, affinché neppure i frutti nascessero per i poveri |
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Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 21, Paragrafi 121-128
Latino: dall'autore Plinio il Vecchio, opera Naturalis Historia parte Libro 21, Paragrafi 121-128
| [9] nunc ergo dicemus, quonam maxime modo tantum ex his vectigal contingat, veram colendi rationem absolutamque prodituri, et ideo non volgata tractabimus nec quae constare animo advertimus, sed incerta atque dubia, in quibus maxime fallitur vita | [9] Ora dunque spiegheremo, in che modo soprattutto si ottenga tanta rendita da essi, il sistema reale e completo di coltivare per produrre, e quindi non tratteremo cose note né quelle che sappiamo essere nell'animo, ma quelle incerte e dubbiose, nelle quali soprattutto la vita è ingannata |
| nam diligentiam supervacuis adfectare non nostrum est | Infatti non è nostro compito mostrare diligenza per cose superflue |
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Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 36, Paragrafi 25-66
Latino: dall'autore Plinio il Vecchio, opera Naturalis Historia parte Libro 36, Paragrafi 25-66
| ante omnia autem in universum et quae ad cuncta arborum genera pertinent in commune de caelo terraque dicemus | Prima di tutto poi in generale esporremo anche quelle cose circa il cielo e la terra che riguardano in comune tutti i generi di alberi |
| [10] Aquilone maxime gaudent, densiores ab adflatu eius laetioresque et materie firmiores | [10] Godono soprattutto dell'aquilone, più folti dalla parte del suo soffio e più prosperosi e più solidi nel legno |
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Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 30, Paragrafi 42-115
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| qua in re plerique falluntur, cum in vineis pedamenta non sint a vento eo opponenda et id tantum a septentrione servandum | I più sbagliano su questa cosa, non dovendosi contrapporre nelle vigne i pali a questo vento e da osservare ciò solo verso il vento del nord |
| quin immo tempestiva frigora plurimum arborum firmitati conferunt, et sic optime germinant, alioqui, si blandiantur austri, defetiscentes, ac magis etiam in flore | Anzi i freddi in tempo opportuno danno moltissimo alla solidità degli alberi, e così germogliano ottimamente, altrimenti, se gli austri accarezzano, s'indeboliscono, e ancor più se in fiore |
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