Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 14, Paragrafi 51-60, pag 2

Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 14, Paragrafi 51-60

Latino: dall'autore Plinio il Vecchio, opera Naturalis Historia parte Libro 14, Paragrafi 51-60
Opimio cos Opimio, quando il tribuno C
, cum C Gracco fu ucciso mentre istigava la plebe alle rivolte
Gracchus tribunus plebem seditionibus agitans est interemptus; ea caeli temperies fulsit (cocturam vocant) solis opere natali urbis DCXXXIII, durantque adhuc vina ea ducentis fere annis, iam in speciem redacta mellis asperi etenim haec natura vinis in vetustate est, nec potari per se queant pervincive aqua, usque in amaritudinem carie indomita; sed ceteris vinis commendandis minima aliqua mixtura medicamenta sunt Quella temperatura del clima (la chiamano cottura) risplendette ad opera del sole nell'anno 633 della nascita della città, e ancora durano quesi vini di quasi duecento anni, ormai diventati nell'aspetto di miele aspro infatti questa è la natura del vino invecchiando, e non possono essere bevuti di per sé o essere mitigati con l'acqua, fino all'asprezza per un'inarrestabile corruzione; ma sono rimedi per gli altri vini da tagliare mischiati in qualche minima parte

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Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 09, Paragrafi 01 - 28

Latino: dall'autore Plinio il Vecchio, opera Naturalis Historia parte Libro 09, Paragrafi 01 - 28

[56]quod ut eius temporis aestimatione in singulas amphoras centeni nummi statuantur, ex his tantum usura multiplicata semissibus, quae civilis ac modica est, in C [56] Perciò siano stabiliti come valutazione di quel tempo cento monete per ogni anfora, da queste (monete) moltiplicato solo l'interesse del sei per cento, che è legale e modesto, aver valutato ogni oncia di vino sotto il principato di C
Caesaris Germanici fili principatu anno CLX singulas uncias vini costitisse, nobili exemplo docuimus referentes vitam Pomponii Secundi vatis cenamque quam principi illi dedit Cesare figlio di Germanico nell'anno 160, l'abbiamo mostrato con nobile esempio raccontando la vita del poeta Pomponio Secondo e la cena che offrì a quell'imperatore

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Latino: dall'autore Plinio il Vecchio, opera Naturalis Historia parte Libro 05, Paragrafi 88-114

tantum pecuniarum detinent apothecae Tanto denaro contengono le cantine
[57]nec alia res maius incrementum sentit ad vicensimum annum maiusve ab eo dispendium, non proficiente pretio; raro quippe adhuc fuere, non nisi in nepotatu, singulis testis milia nummum [57] Né altra cosa avverte maggiore incremento fino al ventesimo anno o maggiore perdita dopo, non aumentando il prezzo; finora quindi raramente ci furono mille monete per ogni brocca, se non nella dissolutezza

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Latino: dall'autore Plinio il Vecchio, opera Naturalis Historia parte Libro 33, Paragrafi 102-122

Viennenses soli picata sua, quorum genera diximus, pluris permutare, sed inter sese amore patrio, creduntur; idque vinum frigidis reliquis existimatur in frigido potu I soli Viennesi sono ritenuti vendere di più i loro vini impeciati, di cui abbiamo dichiarato i generi, ma fra di loro per amore di patria; e questo vino è ritenuto freddo per gli altri quando si beve freddo
[58]Vino natura est hausto accendendi calore viscera intus, foris infuso refrigerandi [58] La natura per il vino è di accendere le viscere dentro col calore penetrato, di rinfrescare cosparso fuori

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Latino: dall'autore Plinio il Vecchio, opera Naturalis Historia parte Libro 34, Paragrafi 137-162

nec alienum fuerit commemorare hoc in loco quod Androcydes sapientia clarus ad Alexandrum Magnum scripsit, intemperantiam eius cohibens: " Vinum poturus, rex, memento bibere te sanguinem terrae Non sarà stato inopportuno ricordare a questo punto che Androlcide famoso per la sapienza scrisse ad Alessandro Magno, rimproverando la sua smoderatezza: " Quando stai per bere il vino, o re, ricordati che tu bevi il sangue della terra

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