Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 30, Paragrafi 134-149

Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 30, Paragrafi 134-149

Latino: dall'autore Plinio il Vecchio, opera Naturalis Historia parte Libro 30, Paragrafi 134-149

[134] idem evenire traditur sanguine ricini evulsi cani, item hirundino sanguine vel felle, ovis formicarum

supercilia denigrari muscis tritis tradunt; si vero oculi nigri nascentium placeant, soricem praegnanti edendum; capilli ne canescat, vermium terrenorum cinere praestari admixto oleo

[135] Infantibus, qui lacte concreto vexantur, praesidio est agninum coagulum ex aqua potum, aut si coagulo lacte acciderit, discutitur coagulo ex aceto dato

ad dentitiones cerberum pecoris utilissimum est

ossibus in canino fimo inventis audstio infantium, quae vocatur siriasis, adalligatis emendatur, ramex infantium lacertae viridis admotae dormientibus morsu

postea harundini inligant et suspendunt in fumo traduntque pariter cum expirante ea sanari infantem
[134] Si dice accadere la stessa cosa col sangue della zecca tolta a un cane, anche col sangue o col fiele a una rondine, con le uova delle formiche

Tramandano che le sopracciglia siano annerite con mosche pestate; se invece piacciono gli occhi neri dei neonati, bisogna far mangiare alla gravida un topo; affinchè la capigliatura non diventi bianca, essere trattata con cenere di lombrichi con olio mescolato

[135] Ai bambini, che sono tormentati dal latte rappreso, c'è per rimedio il caglio d'agnello bevuto con l'acqua, o se sia accaduto con il latte coagulato, è eliminato col caglio dato con l'aceto

Per le dentizioni è utilissimo il cervello della pecora

L'insolazione dei bambini, che è detta siriasi, è risolta con ossa messe addosso trovate nello sterco di cane, l'ernia dei bambini col morso di una lucertola verde avvicinata a quelli mentre dormono

Poi la legano ad una canna ed l'appendono al fumo e tramandano che il bambino sarà guarito mentre quella contemporaneamente muore
[136] coclearum saliva inlita infantium oculis palpebras corrigit gignitque

ramicosis coclearum cinis cum ture ex ovi albo specillo inlitus per dies XXX medetur

inveniuntur in corniculis coclearum harenaceae duritiae; hae dentitionem facilem praestant adalligatae

coclearum inanium cinis cerae mixtus procidentium interaneorum partes extremas prohibet; oportet autem cineri misceri saniem punctis emissam ante

[137] cerebrum viperae inligatum pellicula dentitiones adiuvat

idem valent et grandissimi dentes serpentium

fimum corvi lana adalligatum infantium tussi medetur

Vix est serio conplecti quaedam, non omittenda tamen, quia sunt prodita

ramici infantium lacerta mederi iubent

marem hanc prendi; intellegi eo, quod sub cauda unam cavernam habeat
[136] La saliva delle chiocciole spalmata sugli occhi dei bambini addrizza e rigenera le palpebre

La cenere delle chiocciole con l'incenso con bianco d'uovo spalmata con una sonda per 30 giorni cura i malati d'ernia

Nelle piccole corna delle chiocciole sono trovate indurimenti sabbiosi; questi legati addosso permettono una facile dentizione

La cenere delle chiocciole senza guscio mista alla cera ferma le estremità degli organi interni che prolassano; occorre poi che l'umore emesso prima da quelle che sono state punte sia mescolato alla cenere

[137] Il cervello della vipera legato in un sacchetto agevola le dentizioni

Lo stesso servono anche i denti più grandi dei serpenti

Lo sterco del corvo legato addosso nella lana cura la tosse dei bambini

Avviene a stento che certe cose siano seriamente riportate, tuttavia non bisogna tralasciarle, perché sono tramandate

Consigliano di curare l'ernia dei bambini con una lucertola

Che questa sia presa maschio; essere riconosciuta per questo, che sotto la cosa ha un'apertura
[138] id agendum, ut per aureum vel argenteum claustrum mordeat vitium; tum in calice novo inligatam in fumo poni

urina infantium cohibetur muribus elixis in cibo datis

scarabaeorum cornua grandia denticulata adalligata iis amuleti naturam obtinent

[139] bovae capiti lapillum inesse tradunt, quem ab ea expui, si necem timeat; inopinantis praeciso capite exemptum adalligatumque mire prodesse dentitioni

item cerebrum eiusdem ad eundem usum adalligari iubent et limacis lapillum sive ossiculum; invenitur in dorso

magnifice iuvat et ovis cerebrum gingivis inlitum, sicut aures adeps anserinus cum ocimi suco inpositus

sunt vermiculi in spinosis herbis asperi, lanuginosi; hos adalligatos protinus mederi tradunt infantibus, si quid ex cibo haereat
[138] Bisogna fare ciò, cosicchè attraverso una copertura d'oro o d'argento morda il male; poi incastrata in una tazza nuova sia esposta al fumo

L'urina dei bambini è trattenuta con topi lessi dati nel cibo

La grandi corna dentate degli scarabei legate addosso ad essi assumono la caratteristica di un amuleto

[139] Tramandano che nella testa del boa ci sia un sassolino, che questo viene espulso da esso, se teme la morte; che tagliata la testa di uno che non se l'aspetta, questa presa e legata addosso giova meravigliosamente alla dentizione

Consigliano che anche il cervello dello stesso sia legato per lo stesso uso e il sassolino della limaccia o l'ossicino; si trova sul dorso

Aiuta meravigliosamente anche il cervello di pecora strofinato sulle gengive, come il grasso d'oca le orecchie spalmato con succo di basilico

Sulle erbe spinose ci sono vermetti ruvidi, pelosi; tramandano che questi legati addosso guariscano subito i bambini, se si conficca qualcosa col cibo

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Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 24, Paragrafi 101-110
Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 24, Paragrafi 101-110

Latino: dall'autore Plinio il Vecchio, opera Naturalis Historia parte Libro 24, Paragrafi 101-110

[140] Somnos adlicit oesypum cum murrae momento in vini cyathis II dilutum vel cum adipe anserino et vino myrtite, avis cuculus leporina pelle adalligatus, ardiolae rostrum in pelle asinina fronti adalligatum

putant et per se rostrum effectus eius esse vino collutum

e diverso sumnum arcet vespertilionis caput aridum adalligatum

[141] In urina virili enecata lacerta venerem eius, qui fecerit, inhibet; nam inter amatoria esse Magi dicunt

inhibent et cocleae, fimum columbinum cum oleo et vino potum

pulmonis vulturini dextrae partes venerem concitant viris adalligatae gruis pelle, item si lutea ex ovis quinis columbarum admixta adipis suilli denarii pondere ex melle sorbeantur, passeres in cibo vel ova eorum, gallinacei dexter testis arietina pelle adalligatus
[140] Favorisce i sonni, l'esipo con un pizzico di mirra diluito in due bicchieri di vino o con grasso d'oca e vino di mirto, l'uccello cuculo legato addosso con pelle di lepre, il becco dell'airone legato alla fronte in una pelle d'asino

Pensano che anche il suo becco da solo produca gli effetti bagnato nel vino

Al contrario impedisce il sonno la testa del pipistrello legata secca

[141] Una lucertola annegata nell'urina di uomo inibisce la passione di colui, che l'aveva fatta; infatti i maghi dicono che sia fra i filtri amorosi

Anche le chiocciole inibiscono, lo sterco di colombo bevuto con olio e vino

Le parti destre del polmone dell'avvoltoio stimolano la passione agli uomini legate con la pelle di gru, anche se sono sorbiti i tuorli di cinque uova di colombe mescolati col miele nella dose di un denario di grasso di maiale, i passeri nel cibo o le loro uova, il testicolo destro del gallo legato con la pelle del montone
[142] ibium cinere cum adipe anseris et irino perunctis sic conceptos partus contineri, contra inhiberi venerem pugnatoris galli testiculis anserino adipe inlitis adalligatisque pelle arietina tradunt, item cuiuscumque galli, si cum sanguine gallinacei lecto subiciantur

cogunt concipere invitas saetae ex cauda mulae, si iunctis evellantur, inter se conligatae in coitu

[143] qui in urinam canis suam egesserit, dicitur ad venerem pigrior fieri

mirum et de stelionis cinere, si verum est, linamento involutum in sinistra manu venerem stimulare, si transferatur in dextram, inhibere, item vespertilionis sanguinem collectum flocco subpositumque capiti mulierum libidinem movere aut anseris linguam in cibo vel potione sumptam
[142] Con la cenere delle ibis con grasso d'oca e di iris a quelli unti sono impediti così gli aborti, al contrario tramandano che viene inibita la passione con i testicoli di un gallo da combattimento spalmati con grasso d'oca e legati addosso con pelle di montone, anche di un qualsiasin gallo, se sono messi sotto il letto col sangue del gallo

I peli della coda della mula permettono che quelle che non vogliono concepiscano, se sono tolti intrecciati, legati fra loro nell'accoppiamento

[143] Chi ha versato la sua sull'urina di un cane, è detto diventare più restio verso l'amore

Cosa strana, se è vero, anche stimolare l'amore con la cenere della tarantola, avvolta in un panno nella mano sinistra, se è trasferita nella destra, inibirlo, anche il sangue del pipistrello raccolto con un batuffolo e messo sotto il capo delle donne suscitare la passione o la lingua dell'oca presa nel cibo o in pozione

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Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 36, Paragrafi 01-11
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Latino: dall'autore Plinio il Vecchio, opera Naturalis Historia parte Libro 36, Paragrafi 01-11

[144] Phthiriasim et totius corporis pota membrana senectutis anguium triduo necat, serum exempto caseo potum cum exiguo sale

Caseos, si cerebrum mustelae coagulo addatur, negant corrumpi vetustate aut a muribus attingi

eiusdem mustelae cinis si detur in offa gallinaceis et columbinis, tutos esse a mustelis

Iumentorum urinae tormina vespertilione adalligato finiuntur, verminatio ter circumlato mediis palumbe

mirum dictu, palumbis emissus moritur iumentumque liberatur confestim

[145] Ebriosis ova noctuae per triduum data in vino taedium eius adducunt

ebrietatem arcet pecudum assus pulmo praesumptus

hirundinis rostri cinis cum murra tritus et vino, quod bibetur, inspersus securos praestabit a temulentia

invenit Orus Assyriorum rex
[144] Elimina in tre giorni la ftiriasi anche di tutto il corpo la pelle della spoglia delle serpi bevuta, il siero bevuto con poco sale dopo che si è ricavato il cacio

Se è aggiunto al caglio il cervello di faina, dicono che i formaggi non si rovinano con l'invecchiamento o non sono attaccati dai topi

Se si dà la cenere della faina stessa su una focaccia ai gallinacei e ai colombi, che sono sicuri dalle faine

Le perdite di urina dei giumenti sono fermate con un pipistrello legato addosso, la verminosi dopo aver girato tre volte un colombo sulle parti centrali

Strano a dirsi, il colombo liberato muore, e il giumento è subito liberato

[145] Le uova di civetta date per tre giorni nel vino agli ubriachi suscitano il suo disgusto

Il polmone delle pecore mangiato arrostito evita l'ubriachezza

La cenere del becco della rondine tritata con mirra e vino, che viene bevuto, cosparsa renderà sicuri dall'ubriachezza

L'ha scoperto Oro re degli Assiri
[146] Praeter haec sunt notabilia animalium ad hoc volumen pertinentium: gromphenam, avem in Sardinia narratam grui similem, ignotam iam etiam Sardis existimo

in eadem provincia ophion, cervis tantum pilo similis nec alibi nascens

iidem auctores sirulugum nec quale esset animal nec ubi nasceretur tradiderunt

fuisse quidem non dubito, cum et medicinae ex eo sint demonstratae

M

Cicero tradit animalia biuros vocati, qui vites in Campania erodant

[147] Reliqua mirabilia ex iis, quae diximus: non latrari a cane membranam e secundis canis habentem aut leporis fimum vel pilos tenentem

in culicum genere muliones non amplius quam uno die vivere, eosque, qui arborarii pici rostrum habeant et mella eximant, ab apibus non attingi; porcos sequi eum, a quo cerebrum corvi acceperint in offa
[146] Oltre a queste ci sono cose notevoli degli animali pertinenti a questo volume: menziono la gromphaena, un uccello simile alla gru descritta in Sardegna, ignota ormai anche ai Sardi

Nella stessa provincia l'ophion, simile solo nel pelo ai cervi che non nasce altrove

Gli autori stessi hanno ricordato il sirulugus ma non che animale fosse né dove nascesse

Certo non dubito essere esistito, poiché sono state ricavate medicine anche da esso

M

Cicerone cita animali detti biuri, che corrodono le viti in Campania

[147] Le rimanenti cose notevoli fra queste, che abbiamo citato: che chi porta la membrana della placenta di una cagna non subisce il latrato dal cane o chi tiene lo sterco di una lepre o i peli

Nel genere delle zanzare le mosche occilicie non vivere più di un giorno, e pensano che, quelli che hanno il becco del picchio alberario e raccolgono i mieli, non sono toccati dalle api; che i maiali seguono quello, da cui hanno preso il cervello del corvo sulla focaccia

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Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 36, Paragrafi 67-95
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Latino: dall'autore Plinio il Vecchio, opera Naturalis Historia parte Libro 36, Paragrafi 67-95

[148] pulverem, in quo se mula volutaverit, corpori inspersum mitigare ardores amoris

sorices fugere, si unus castratus emittatur

anguina pelle et sale et farre, serpyllo contritis una deiectisque cum vino in fauces boum uva maturescente, toto anno eos valere, vel si hirundinum pulli terni ternis offis dentur

pulvere e vestigio anguium collecto sparso apes in alvos reverti

[149] arietis dextro teste praeligato oves tantum gigni

non lassescere in ullo labore qui nervos ex alis et cruribus gruis habeant

mulas non calcitrare, cum vinum biberint

ungulas tantum mularum repertas, neque aliam ullam materiam, quae non perroderetur a veneno Stygis aquae, cum id dandum Alexandro Magno Antipater mitteret, memoria dignum est, magna Aristoteles infamia excogitatum

Nunc ad aquatilia praevertemur

[148] Che la polvere, in cui si sia rotolata una mula, cosparsa sul corpo calma le passioni d'amore

Che i topi fuggono, se viene inserito uno castrato

Con la pelle di serpe e sale e farro, tritati insieme nel pestello e versati col vino nelle gole dei buoi quando l'uva matura, che essi per tutto l'anno stanno bene, o se siano dati tre piccoli di rondine per volta con tre bocconi

Che le api tornano negli alveari con la polvere cosparsa raccolta dalla traccia delle serpi

[149] Col testicolo destro legato del montone nascere solo pecore

Quelli che hanno i nervi di ali e zampe di gru non stancarsi in nessun lavoro

Che le mule non scalciano, quando abbiano bevuto vino

Trovate solo unghie di mule, nessun'altra sostanza, che non fosse corrosa dal veleno dell'acqua dello Stige, inviandolo Antipatro da dare ad Alessandro Magno, è degno di memoria, Aristotele l'ideò con grande infamia

Ora passiamo agli animali acquatici

Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 18, Paragrafi 1-55

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Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 02, Paragrafi 14-29

Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 33, Paragrafi 29-101

Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 33, Paragrafi 01-28

Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 03, paragrafi 45-103