Gesù, cinto dalle braccia della madre in segno di protezione come istinto, guarda verso gli angioletti. E' incuriosito dalla loro presenza e si volta con il busto per seguirli meglio.
Durante la sua carriera, l'autore Michele Tosini prese il nome di Michele di Ridolfo del Ghirlandaio, che era uno dei grandi maestri nei primi anni del '500 fiorentino e grande amico di Raffaello Sanzio. I due artisti erano coetanei. Ridolfo del Ghirlandaio era maestro di Tosini.
Ghirlandaio proveniva da un antica e consolidata tradizione di artigiani, mercanti e artisti di successo; il suo stesso soprannome deriva dall'attività del padre, orafo, che creava le ghirlande per le acconciature delle nobildonne fiorentine.