Lei di anni ne ha 22 quando frequenta proprio quel ragazzo moro con lo sguardo malizioso che suoi amici cominciano a trattare come un personaggio di riguardo. A Raffaello non sembra vero di trovarsi davanti a tanta bellezza. Comincia a utilizzarla come modella anche per le commissioni papali. Così, dopo essere entrata nei letti che contano, Divina Imperia finisce anche nello studio di Giulio II, per la precisione nella stanza della segnatura, proprio di spigolo alla magnifica scuola di Atene.
Lì, in uno spazio sacrificato dalla presenza di una nicchia che ne spezza la continuità, tra il 1510 e il 1511 l'artista dipinge il Parnaso e vi mette seduta la sua amica in veste di Saffo, una figura morbida che offre la spalla tonda e nuda allo spettatore e intanto si gira di profilo per ascoltare discorsi dei colleghi poeti Alceo, Petrarca e Anacreonte