Come altri quadri introspettivi e malinconici del periodo blu di Picasso (1901-1904), la camera blu può essere letta, nel linguaggio simbolista dell'Ottocento, come una documentazione del senso di isolamento provato dall'artista, giovane straniero a Parigi
Benché l'intimità della scena ambientata nel suo studio parigino - un interno con una solitaria figura nuda intenta al bagno - richiami alla mente Degas, a differenza di questi interesse di Picasso è di tipo espressivo più che formale. Come in altre tele realizzate circa negli stessi anni, nella camera blu Picasso mette l'accento sul pathos della posa.
L'esile figura femminile dalle spalle curve è china sul bagno. Alla tristezza e all'ennui del suo gesto, fa eco il linguaggio dei colori proprio del romanticismo, in cui il blu denotava l'anelito spirituale. Sopra il letto, la locandina con la figura della ballerina May Milton di Toulouse-Lautrec crea un forte contrasto con lo stato d'animo della donna, ma ricorda anche il debito di Picasso nei confronti delle forme dai contorni sinuosi del pittore francese, evidente nella figura della bagnante