Era risaputo che l'artista conduceva una vita dissoluta. Nel 1918 la coppia si trasferì a Nizza. In quelle terribili settimane della guerra, quasi mezzo milione di persone abbandonarono la città per rifugiarsi da amici o parenti nelle province, lontano dalla capitale e così fecero Modigliani e Jean. A Nizza Modì si sarebbe fermato fino al giugno del 1919. Il 24 gennaio del 1920 Modigliani morì di tubercolosi e la compagna, incinta di otto mesi, si tolse la vita due giorni dopo. in quest'opera è evidente l'influsso dell'arte primitiva sulla produzione di Modigliani; il volto in particolare con gli occhi a mandorla, il collo e il naso allungati, ricorda le maschere africane.
Il pittore mette in evidenza i fianchi di Jean raffigurandola come una sorta di dea della fertilità. Malgrado la tela faccia trasparire un senso di tenerezza e felicità questi sentimenti sono avvolti da un alone tetro