Fersen parte per l’America. Maria Antonietta è ormai incapace di nascondere in pubblico i suoi sentimenti

Le ostilità tra Francia e Inghilterra incominciarono il 17 giugno di quell'anno. All'inizio del 1779, Fersen volle aggregarsi al corpo di spedizione francese diretto in America. Grazie all'intervento del re di Svezia, fu nominato aiutante di campo del conte di Vaux, che sarebbe stato Comandante in Capo. 

Prima di imbarcarsi, Fersen andò a salutare la regina. Sconvolta da quella partenza, a cui si trovava impreparata, lei non riuscì a nascondere il proprio turbamento. Con voce tremante, iniziò a cantare un'area della Didone, accompagnandosi con il clavicembalo. 

Ogni parola era chiaramente rivolta a Fersen e la regina non gli staccò gli occhi di dosso neanche per un secondo. Perfettamente consapevole della follia che la donna stava commettendo in pubblico, Fersen la ascoltò a occhi bassi.

A nessuno era sfuggita l'inquietudine della regina. 

Devo confessare a vostra Maestà che il giovane Conte Fersen fu ricevuto così bene dalla regina che parecchie persone ne rimasero offese scrisse l'ambasciatore svedese a Gustavo III; 

ammetto di non potermi trattenere dal pensare che avesse un debole per lui: ne vidi segnali troppo evidenti perché rimanga il benché minimo dubbio. Il comportamento del giovane Fersen in questa occasione è stata ammirevole per modestia e riservatezza e specialmente per la sua decisione di andare in America. Partendo, ha allontanato ogni pericolo, ma ovviamente per resistere a questa tentazione erano necessari una saggezza e una determinazione troppo grandi per la sua età. In questi ultimi giorni la regina non riusciva a togliergli gli occhi di dosso: mentre lo guardava, lei si riempivano di lacrime. Supplico Vostra maestà di mantenere il segreto su tutto ciò per il bene della sovrana e per quello del senatore Fersen