Per la sepoltura si è adottata una procedura inconsueta e connessa alla grande popolarità della santa Caterina Benincasa, le cui spoglie erano da più parti richieste per effettuarne con tutti gli onori possibili la Consacrazione. Così fu assunta la decisione di dividere quel corpo Santo dalla sua testa. Pertanto venne sepolto a Roma, presso la chiesa di Santa Maria sopra Minerva. Il capo di Caterina è stato invece conservato a Siena, presso la chiesa di San Domenico, nella cappella affrescata dal Sodoma
Santa Caterina d'Alessandria - ARTEMISIA GENTILESCHI
Un inedita santa Caterina ma talmente nitida e tagliente da concentrare tutte le virtù dei momenti più alti di Artemisia, che dà il meglio di sé negli anni giovanili quando è vicina a Caravaggio e al padre Orazio. Tra il 1612 e 1615 si fa protagonista assoluta dei suoi dipinti, in un continuo ammiccamento. Si è buttata alle spalle lo stupro di Agostino Tassi.
Sono autoritratti indiretti attraverso vari travestimenti, di significato psicanalitico o concettuale, di sorprendente modernità. Artemisia anticipa De Chirico. Ed eccola in sequenza negli anni della sua fertile giovinezza, guardarci e farsi guardare. La Santa Caterina dalle mani sensibili e vibranti, ci volge uno sguardo complice, pungente, vivo.
La violenza patita è solo un ricordo umiliante. Artemisia ha reagito, si è fatta rispettare, Adesso è l'ora della riscossa sembra dire, fissandoci negli occhi