Il breve racconto del 1662, in versi, è di Jean de la Fontaine e parla di un pittore che, dovendo lasciare per qualche tempo la casa e non fidandosi molto della fedeltà della moglie, le dipinge un asinello un po' sotto l'ombelico: qualunque attività si dovesse svolgere in quella zona, il dipinto si sarebbe consumato, rivelando il tradimento.
Senonchè la moglie lo tradisce proprio con un suo collega, il quale ridipinge l'asinello esattamente nello stesso posto. Ma l'inganno viene scoperto: il marito aveva raffigurato l'animale senza basto, mentre adesso l'asinello ne ha uno sulla groppa