Giotto e La Cappella degli Scrovegni

Giotto e La Cappella degli Scrovegni

Costruita nel 1303, Giottò ci lavorò due anni prima che venisse consacrata. Il committente fu Enrico Scrovegni, ricco mercante

Il richiedente voleva ripulire il nome della famiglia. Il padre Reginaldo era un usuraio tanto famoso che Dante Alighieri lo colloca nel settimo cerchio del girone dell'Inferno, quello appunto degli usurai.

Enrico Scrovegni, forse in un eccesso di modestia, si fece dipingere insieme ai beati nella parete del giudizio universale, come atto di dedica dell'affresco alla vergine Maria. La cappella a navata unica misura 29,26 metri di lunghezza 8,48 metri di larghezza e a un altezza di 12,80 metri. E' coperta da una volta a botte è conclusa da un arco trionfale. La luce proviene dalle sette finestre aperte nella parete destra mentre non ce ne sono a sinistra. La cappella narra episodi della vita di Gesù, da gli anni precedenti alla sua venuta fino alla Pentecoste. La parete dell'ingresso è dedicata al giudizio universale. Giotto Accentua le gradazioni del colore, rende i contorni più morbidi e prosegue la sua ricerca artistica.

esterno e interno della cappella degli Scrovegni esterno e interno della cappella degli Scrovegni
Enrico Scrovegni offre il modellino della cappella a Maria in espiazione del peccato di usura del padre Enrico Scrovegni offre il modellino della cappella a Maria in espiazione del peccato di usura del padre

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nel cenacolo Gesù si riunisce con i discepoli. Uno fra loro, Giovanni, posa il suo volto nel petto del Cristo ad indicare la sua condizione di privilegiato

Nella parete Sud sono dedicati 6 affreschi ai genitori di Maria, Gioacchino e Anna:

  1. Gioacchino viene cacciato dal tempio. La tradizione ebraica considerava disonorevole le coppie che non potevano avere figli e venivano considerati non benedetti dal Signore. L'agnello che porta in dono come sacrificio non viene dunque accettato dal sacerdote, quell'agnello simbolo di Gesù che sarà anch'egli rifiutato dagli ebrei. Fa da contrasto un giovane benedetto da un altro sacerdote. Il giovane viene accettato segno che è fertile. Viene quindi accolto mentre Gioacchino viene rifiutato.
  2. Gioacchino pieno di vergogna si ritira in montagna tra i pastori. Un cane, simbolo di fedeltà gli va incontro
  3. L'angelo si presenta in casa si Sant'Anna annunciando la sua prossima maternità. Porterà in grembo la madre di Cristo. La donna vestita di giallo che fila la lana è simbolo del lavoro domestico, dell'amore per la casa e la famiglia
  4. Il sacrificio di Gioacchino in montagna viene accettato, dalle fiamme che ardono si vedono le ossa dell'agnello. Dall'alto si tende la mano di Dio come segno di approvazione. L'angelo Gabriele è presente, sceso in terra, alla destra di Gioacchino
  5. Gioacchino sogna e riposa speranzoso mentre l'angelo lo rassicura della venuta di un erede
  6. Anna e Gioacchino si incontrano davanti la porta d'oro. L'arco d'oro è il simbolo della città di Gerusalemme. Alle porte della città i due si scambiano un tenero bacio. Anche se non ci sono certezze assolute, per quanto riguarda l'occidente, potrebbe essere questo il primo bacio della storia dell'arte

nel secondo ciclo nella parete Sud intitolato le storie di Maria, due affreschi di Giotto mi hanno colpito particolarmente perchè mi riportano ad un dipinto di Raffaello che ho studiato: Lo sposalizio della vergine

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La scena fa parte del registro riguardante la passione di Cristo. L'iconografia conclude la narrazione di Gesù in terra. La sua è una tragedia intensiva ed emotiva. L'episodio è tratto dal Vangelo ...

LA CONSEGNA DELLE VERGHE

Maria lascia il tempio perchè deve sposarsi. Secondo tradizione, tutti i discendenti maschi di Davide in età da matrimonio, dovevano presentarsi portando un bastone da offrire al tempio. Tra un gruppo di aspiranti alla mano di Maria, c'è anche Giuseppe, unico anziano con la barba. L'uomo non vorrebbe partecipare ma deve rispondere all'appello. I pretendenti stanno per consegnare le verghe ai sacerdoti

PREGHIERA PER LA FIORITURA DELLE VERGHE

nella scena successiva, contendenti e sacerdoti pregano affinchè Dio manifesti la sua volontà, indicando chi dovrà sposare Maria. Fiorirà la verga di Giuseppe che potrà prendere in sposa la donna

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un altro ciclo che Giotto ci regala, riguarda la vita di Gesu:

  1. nella prima scena Maria incontra la cugina Elisabetta che in età avanzata aspetta il suo primo figlio, Giovanni il Battista. Le due donne si abbranno con affetto
  2. Maria ha partorito, tende le mani verso Gesù in segno di protezione. Ai piedi del letto c'è Giuseppe. La sua partecipazione passiva non si riferisce solo alla nascita del bimbo ma anche al concepimento essendo lui di fatto solo il padre putativo. La presenza degli angeli in cielo, sottolineano che il bambino è divino
  3. nell'adorazione dei magi, il luogo dove Gesù li riceve è simbolo di povertà che Dio ha scelto. Il manto blu, ormai perso, che ricopre Maria è simbolo del suo destino celeste mentre il mantello verde di Gesù simbolo della speranza che porta fra gli uomini. I magi rappresentano l'omaggio che il mondo conosciuto porta al bambino. L'Africa per Baldassare, Asia per Melchiorre ed Europa per Gasparre, i tre continenti conosciuti all'epoca. Le corone d'oro e i calzari rosso porpora indicano la posizione regale dei magie inginocchiandosi riconoscono Gesù come il re dei re.
  4. presentazione di Gesù al tempio per il rito della circoncisione del bambino in ossequio alle legge ebraiche. Giuseppe porta in offerta rituale due colombe, mentre Maria affida al sacerdote Simeone il piccolo Gesù. E' presente anche la profetessa Anna, riconoscibile dal cartiglio che riporta la frase "poichè in costui vi sarà la redenzione del mondo"
  5. la famiglia, avvisata in sonno, fugge in Egitto per scappare da Erode.
  6. la strage degli innocenti dove, Erode da una torre, ordina il massacro. I volti delle donne esprimono disperazione mentre i sicari, continuano nella loro mattanza disumana. Per terra, i tanti cadaveri dei bambini uccisi

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