Ergo et invidi et malivoli [et lividi] et timidi et misericordes, quia proclives ad eas perturbationes , non quia semper feruntur | Dunque gli invidiosi e i malevoli e i rancorosi e i timidi e i pietosi sono tali perché inclini a quei turbamenti, non perché ne sono sempre assoggettati |
Haec igitur proclivitas ad suum quodque genus a similitudine corporis aegrotatio dicatur, dum ea intellegatur ad aegrotandum proclivitas | Questa inclinazione ciascuno alla propria tipologia sia definita malattia dalla similitudine del corpo, mentre si intenda quella inclinazione ad ammalarsi |
Sed haec in bonis rebus, quod alii ad alia bona sunt aptiores, facilitas nominetur, in malis pro clivitas, ut significet lapsionem, in neutris habeat superius nomen | Ma si definisca facilitò questa cosa nelle buone situazioni poiché gli uni sono più adatti ad un bene, gli altri ad altri, e nelle situazioni cattive inclinazione, per indicare la scivolata e in nessuno dei due abbia il primo dei due nomi |
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Cicerone, Tuscolanae Disputationes: Libro 05; 61-70
Latino: dall'autore Cicerone, opera Tuscolanae Disputationes parte Libro 05; 61-70
[XIII] Quo modo autem in corpore est morbus, est aegrotatio, est vitium, sic in animo | [XIII] Come nel corpo cè la malattia, cè la tristezza, cè il vizio, così anche nellanimo |
Mo r b u m appellant totius corporis corruptionem, aegrotationem morbum cum imbecillitate, vitium, cum partes corporis inter se dissident, ex quo pravitas membrorum, distortio, deformitas | Chiamano malattia la corruzione di tutto il corpo, tristezza una malattia con handicap, vizio quando le parti del corpo sono in discordanza fra loro, da cui la bruttezza delle membra, la distorsione, la deformità |
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Cicerone, Tuscolanae Disputationes: Libro 01; 429-501
Latino: dall'autore Cicerone, opera Tuscolanae Disputationes parte Libro 01; 429-501
[29] Itaque illa duo, morbus et aegrotatio, ex totius valetudinis corporis conquassatione et perturbatione gignuntur, vitium autem integra valetudine ipsum ex se cernitur | [29] Così questi due, la malattia e la tristezza, sono generati dalla confusione e dal turbamento di tutta la salute del corpo, mentre il vizio si giudica da sé, fatta salva la salute |
Sed in animo tantum modo cogitatione possumus morbum ab aegrotatione seiungere, vitiositas autem est habitus aut adfectio in tota vita inconstans et a se ipsa dissentiens | Ma nellanimo possiamo disgiungere solo a mo di pensiero la malattia dalla tristezza, invece il vizio è un atteggiamento o una affezione incostante in tutta la vita e differente da se stessa |
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Cicerone, Tuscolanae Disputationes: Libro 05; 01-10
Latino: dall'autore Cicerone, opera Tuscolanae Disputationes parte Libro 05; 01-10
Ita fit, ut in altera corruptione opinionum morbus efficiatur et aegrotatio, in altera inconstantia et repugnantia | Così accade che in una corruzione delle opinioni avvenga la malattia e la tristezza, nellaltra lincostanza e la ripugnanza |
Non enim omne vitium partis habet dissentientis, ut eorum, qui non longe a sapientia absunt, adfectio est illa quidem discrepans sibi ipsa, dum est insipiens, sed non distorta nec prava | Infatti, non ogni vizio ha parti dissenzienti, come la patologia di quelli che non sono lontani dalla saggezza è discrepante con se stessa, dato che non è saggia, ma non è distorta né cattiva |
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Cicerone, Tuscolanae Disputationes: Libro 04; 61-70
Latino: dall'autore Cicerone, opera Tuscolanae Disputationes parte Libro 04; 61-70
Morbi autem et aegrotationes partes sunt vitiositatis, sed perturbationes sintne eiusdem partes, quaestio est | I malanni e le malattie sono parti della viziosità, ma è da discutere se i turbamenti siano o meno parti di questa |