Latino: dall'autore Cicerone, opera De Domo sua parte 96 - 100
| [100] Sed hic meus reditus, pontifices, vestro iudicio continetur | [100] Ma questo mio ritorno, o pontefici, è contenuto nella vostra sentenza |
| Nam si vos me in meis aedibus conlocatis, id quod in omni mea causa semper studiis consiliis auctoritatibus sententiisque fecistis, video me plane ac sentio restitutum; sin mea domus non modo mihi non redditur, sed etiam monumentum praebet inimico doloris mei, sceleris sui, publicae calamitatis, quis erit qui hunc reditum potius quam poenam sempiternam putet | Infatti se voi mi ricollocate nella mia casa, ciò che avete sempre sostenuto in tutta la mia causa, con affetto, consigli, autorità, e pareri, vedo e sento di essere completamente reintegrato; se invece la mia casa non solo non mi viene restituita, ma offre anche al nemico un ricordo tangibile del mio dolore, del suo delitto, della pubblica sciagura, chi crederà che questo sia un ritorno e non invece una pena infinita |
| In conspectu prope totius urbis domus est mea, pontifices; in qua si manet illud non monumentum virtutis, sed sepulcrum inimico nomine inscriptum, demigrandum potius aliquo est quam habitandum in ea urbe in qua tropaea de me et de re publica videam constituta | La mia casa inoltre è di fronte a tutta la città; se in essa rimane non la memoria del valore, ma un sepolcro con liscrizione del nome del nemico, devo emigrare altrove pittosto che abitare in questa città, in cui potrei vedere collocati i trofei miei e della repubblica |
