Hans Holbein il giovane dipinge l'opera Ambasciatori per celebrare la visita del vescovo Georges de Selve, accreditato presso la santa Sede, mentre a sinistra c'è l'ambasciatore francese a Londra: Jean de Dinteville, che commissiona il quadro. Dinteville indossa un pesante cappotto nero ed in mano tiene un pugnale chiuso in una fodera d'oro.
I due uomini sono nel periodo fulcido della loro vita: ricchi, giovani, potenti e di cultura. Guardano verso lo spettatore e sono rappresentati a figura intera. Le loro vesti sono sontuose e ben rappresentano la condizione sociale ed economica. Conosciamo le loro età al momento del dipinto in quanto riportato in due accessori. Jean de Dinteville aveva 29 anni, età riportata in latino sul manico del pugnale che stringe con la mano destra, de Selve aveva 25 anni, età riportata sul bordo del libro su cui appoggia il gomito. I due uomini si appoggiano su un mobile con due piani che li divide.
- sopra, un tappeto orientale fa da base per strumenti di scienze ed esplorazioni come: quadranti, bussole, astrolabi e un globo celeste
- nello scaffale inferiore oggetti per attività intellettuali e artistiche. Un libro di inni di Martin Lutero. Un libro di matematica con un segnaposto che lo lascia leggermente aperto. Un liuto con una corda rotta, un globo terrestre
Compare anche un crocifisso in alto a sinistra che si vede di profilo a malapena, sopra la tende verde che fa da sfondo. Forse in riferimento al forte conflitto politico e religioso in Europa dopo l'appello di Martin Lutero per la riforma della chiesa cattolica.
Non può non colpire il grosso teschio distorto e allungato che diventa riconoscibile solo quando il dipinto è visto da un punto determinato sulla destra. Ma perché é distorso? E' l'effetto voluto dell'anamorfosi
Maybe you might be interested
Hans Holbein rischia la decapitazione per il ritratto di Anna Cleves commissionato da Enrico VIII
Il re Enrico VIII nel 16° secolo ha bisogno di trovare una nuova moglie, e manda il pittore a ritrarre la fanciulla in questione. L'artista promette di riportare un'immagine il più possibile fedele ...
ANAMORFOSI
effetto di illusione ottica per cui una immagine viene proiettata sul piano in modo distorto, rendendo il soggetto originale riconoscibile solamente se l'immagine viene osservata secondo certe condizioni
La strana macchia obliqua, sembra dunque una presenza astratta di difficile decifrazione. La parola anamorfosi deriva dal greco, significa forma ricostruita e raccoglie tutte quelle deformazioni prospettiche e illusioni ottiche che si sono diffuse come giochi pittorici a cavallo tra 500 e 600. E' a tutti gli effetti una aberrazione dell'immagine, in cui i rapporti di altezza e larghezza vengono sovvertiti all'occhio umano, per poi ricomporsi se osservati da un preciso punto di vista, oppure con l'utilizzo di lenti o di specchi concavi o convessi.
Queste immagini incomprensibili hanno tutte come comune denominatore l'utilizzo di una tecnica di distorsione che esaspera la prospettiva all'ennesima potenza, fino a costruire spazi illusori di percezione.