I sette peccati capitali - Hieronymus Bosch

ai 4 lati dell'iride, quattro medaglioni che rappresentano:

1. la morte di un peccatore; Dietro di lui la morte in attesa di colpire con la freccia mentre più in alto osservano un demone e un angelo. Il crocifisso tenuto in mano da un frate genuflesso, è l'ultima possibilità di redenzione che ha l'uomo. Un prete, una suora e altri fedeli pregano insieme nell'attesa che giunga l'ultimo respiro del morente
2. il giudizio universale; gli uomini si risvegliano per recarsi nella dimensione eterna che avranno meritato. Cristo poggia i piedi sull'icona del mondo sulla quale esercita il suo dominio. Gli angeli con le loro trombe risvegliano i corpi dei deceduti. Negli stendardi appesi alle varie trombe, vari simboli riconducibili alla passione di Cristo come la corona di spine oppure gli attrezzi necessari a crocifiggerlo
3. l'inferno; la terribile sorte che attende i malvagi, torturati in eterno. La felicità non è di questo mondo. Una suora sta per colpire le natiche di un uomo sdraiato a pancia in giù completamente nudo, mentre un demone lo tiene fermo. E ancora un uomo sdraiato su un piano sta per essere trafitto da una spada e animali che sbranano i dannati. I peccati del mondo terreno qui vengono severamente puniti
4. il paradiso; qui sono attesi che hanno vissuto secondo gli insegnamenti di dio. Alla porta san Pietro attende i beati che si accalcano per entrare. A cominciare la fila ci sono Adamo ed Eva. Vicino loro un demonio tenta di far cadere nel peccato qualcuno dei beati ma viene trafitto da un angelo che fa da guardiano

Un percorso filosofico e teologico della sorte dell'uomo, sottoposto a giudizio finale dopo la sua morte. Dopo la sentenza, sarà eterno dolore o eterna beatitudine. Le sette scene dell'iride si rifanno ai peccati capitali. Ciascuna presentata da una scritta in latino. La condanna ha attinenza ai gesti quotidiani di quando si era in vita. Ogni immagine rappresenta una mancanza di misura ricordando a l'uomo la sua natura debole e tendente al peccato.

Nell'ira si è desiderosi di vendicare un torto. Il bisogno è così forte da portare l'uomo fino all'essere animalesco. due uomini sono coinvolti in una rissa. Sono entrambi sbronzi e non danno peso ad una donna che cerca di calmarli. Tutto intorno oggetti sparsi a caso danno il senso del disordine e dell'aggressività. Oltre i comportamenti violenti notiamo come uno dei due uomini indossa una sedia in testa forse per proteggersi dal prossimo fendente che sta per scagliare l'avversario con la sua spada

Nell'invidia si percepisce un disagio personale nell'osservare il bene altrui. Sono rappresentati due cani che hanno vicino a loro un osso per terra ma nessuno dei due sembra farci caso. Hanno la testa in alto, avendo notato infatti, che l'uomo vicino a loro, ha un osso più grande e non accontentandosi di quello che hanno, aspirano sempre a qualcosa di più.

A sua volta, l'uomo e la donna che gli sta accanto, osservano invidiosi un nobile con un falco in mano. La sua condizione sociale li attrae e non si curano di rapportarsi invece con l'uomo con un pesante sacco portato in spalla, e rendersi conto di quanto sono fortunati per quello che hanno