L'opera conferma i metodi e i principi pittorici di Lorrain. Nelle sue composizioni l'armonia e l'equilibrio sono sempre le protagoniste anche se in una fase più matura l'artista diventerà più etereo e irreale. Tra i motivi più usati ci sono gli alberi che si collocano a un lato del dipinto che occupano quasi l'intera altezza. Le rovine romane sono il prodotto dell'immaginazione del pittore che le ammirò nei suoi viaggi in Italia.
Nella sua bellezza, il quadro vuole anche trasmettere un cattivo presagio sostenuto dal cielo che minaccia un temporale e dal vento che muove impetuoso gli alberi
L'artista è riuscito a cogliere il modo in cui un particolare tipo di luce conferisce a forme e consistenze solide una qualità traslucida ed eterea, al punto che gli dei hanno l'aspetto di fantasmi. Lorraine ha scelto di mostrare la quiete prima della tempesta, il momento in cui Ascanio prende la mira e gli alberi si piegano maestosi, conferendo alla storia una serenità senza tempo e aggiungendo nel contempo pregnanza.