i sovrani delle prime due dinastie erano originari della regione di Abido, città dove scelsero di farsi seppellire in monumenti funerari di imponenti dimensioni composti da mattoni crudi. All'elaborazione di una architettura funeraria grandiosa e imponente, corrisponde parallelamente lo sviluppo del linguaggio figurativo che si arricchisce di una scansione degli spazi più fluida e luminosa e di un trattamento più morbido delle superfici
III DINASTIA
con il passaggio dall'argilla alla pietra si ha la maturazione completa del linguaggio artistico. L'introduzione di nuove tecnologie di estrazione e di lavorazione consente un più facile utlizzo della pietra. Si abbandona il mattone crudo nell'architettura funeraria e religiosa. Il cabiamento è repentino. La pietra conduce alla produzione di statue a grandezza naturale. Le nuove soluzioni architettoniche vengono sfruttate nel complesso funerario di Djoser a Saqqara, realizzata da Imhotep, figlio e architetto del sovrano. La piramide a gradoni segna il luogo di sepoltura del sovrano. La struttura prende il posto delle mastabe delle epoche precedenti. Lungo il lato nord della piramide si sviluppa il tempio funerario
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Snefru, il faraone che fece costruire tre piramidi
da ragazzino si innamorò della più grande piramide esistente a quel tempo, si trattava della piramide a gradoni di Saqqara. Era la prima costruita in Egitto, alta 62 metri e voluta dal re Joser
NELL'ANTICO REGNO il dogma della divinità del faraone, influenza le realizzazioni artistiche della prima parte della IV dinastia. Il re è equiparabile ad un Dio
LE PIRAMIDI DELLA IV DINASTIA
nessuno degli immediati successori di Djoser riuscì a portare a termine il proprio monumento funerario e bisogna attendere il regno di Snefru, primo re della IV dinastia per assistere alla rapida evoluzione della piramide nella sua forma più caratteristica. Sono note almeno 4 sue piramidi che documentano il passaggio dalla struttura a gradoni ( Meidum ) a quella con le pareti esterne rastremate ( Dahshur ). La ricerca di una forma architettonica perfetta trova il suo punto d'arrivo nel monumento funerario di Cheope e dei successori Chefren e Micerino a Giza. La piramide diviene il simbolo della civiltà faraonica
IL PASSAGGIO ALLA V DINASTIA
c'è una serie di mutamenti culturali, il più importante è un accentuata solarizzazione della religione. Il sovrano perde la sua caratteristica di Dio assoluto per divenire figlio di Ra, il Sole. C'è una maggiore libertà espressiva che si realizza in una movimentazione delle forme. Le figure sono dotate di una forza prorompente
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la piramide allagata di Hawara
La piramide poco conosciuta fu costruita dal faraone Amenemhat III e oggi completamente piena d'acqua. Un tempo era molto vicina alle acque del Nilo
IL PRIMO PERIODO INTERMEDIO
nel corso della VI dinastia, l'Egitto è sottoposto ad una profonda crisi che conduce alla disgregazione dello Stato unitario. I distretti si rendono autonomi e i governatori locali danno vita a proprie dinastie. L'individuo acquista sempre maggiore importanza all'interno della società. L'interesse dell'artista slitta verso il colore e il movimento in particolare nella pittura parietale.
Modellini in legno riproducenti uomini e donne impegnati in varie attività, cominciano a sostituire i rilievi parietali già a partire dalla fine dell'antico Egitto
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Grazie alle continue scoperte fatte in Egitto, sappiamo che i lavoratori venivano trattati piuttosto bene. Nutriti con la carne e soprattutto pane e pesce - stampi per il pane sono stati rivenuti nell...
LA FINE DEL PRIMO PERIODO INTERMEDIO
Con il tempo, gli Stati provinciali, passano a impostare una politica espansionistica. Inizia un epoca di lotte intestine e di insicurezza sociale. Da questa situazione trae vantaggio la citta di Tebe - odierna Luxor - che consolida il proprio potere a scapito dei vicini. Qui, XI dinastia parte alla conquista del Nord riunificando tutta la valle del Nilo.
GLI INIZI DEL MEDIO REGNO
un visir di nome Amenemhat è il fondatore della XII dinastia, a lui il compito di consolidare lo Stato da poco riunificato. Uno dei primi provvedimenti è quello di spostare l'amministrazione a Nord dove viene fondata una nuova capitale a pochi chilometri da Menfi. Si ritorna a edificare complessi funerari il cui fulcro è rappresentato dalla piramide costituita da mattoni crudi anche se quella di Amenemhat I è ancora in pietra. Del medio regno oggi sopravvivono pochissime vestigia. Gli edifici culturali furono speso smontati e riutilizzati nel corso della dinastia Tolemaica
IL SECONDO PERIODO INTERMEDIO
con la fine del medio regno, i deboli sovrani che seguirono portano ad una nuova frantumazione dell'Egitto. La riunificazione del regno spetta ancora a Tebe con i sovrani della XVII dinastia. L'arte di questo periodo torna ad essere provinciale
GLI INIZI DEL NUOVO REGNO
nella XVIII dinastia tutto cambia con l'avvento di Hatshepsut la sposa di Thutmosi II, autoproclamatasi faraone. La regina si fa ritrarre sotto le sembianze di un uomo. Adatta i lineamenti femminili alla figura maschile
IL TEMPIO DI HATSHEPSUT A DEIR EL-BAHARI
la regina decise di far costruire il suo tempio a Deir El-Bahari a nord del tempio di Mentuhotep II. L'imponente complesso architettonico assolveva varie funzioni di ordine pratico e ideologico tra le quali assicurare il culto della regina attraverso un presunto rapporto di filiazione con Amon-Ra. Il santuario che accoglieva la barca su cui veniva trasportata la statua del Dio era scavato nella montagna al fondo della terza terrazza. Mirabili rilievo raccontavano le imprese più importanti el regno di Hatshepsut
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