il "foglio giallo" era imposto alle prostitute nella Russia imperiale e nell'Impero austro-ungarico. Le prostitute nel XIX secolo non sono più tenute a indossare un capo di colore squillante per distinguersi dalle donne oneste, ma nelle grandi città, per propria scelta, al fine di farsi riconoscere dai clienti, optano volutamente per un abito giallo come segno distintivo
fino al 1917, nell'Impero Russo, alcune donne ebree, confinate insieme al resto della loro comunità in una certa zona di residenza, richiedevano volutamente il "passaporto giallo", ossia il certificato ufficiale di prostituta, per circolare più liberamente, e soprattutto potersi recare a Mosca o a San Pietroburgo. Il documento era di colore giallo
certificato medico di prostituta russa, 1875. collezione privata