adorazione dei pastori del Ghirlandaio

si tratta dei re Magi che stanno arrivando da molto lontano con tutto il loro seguito.  Giuseppe si porta la mano sulla fronte per proteggersi dalla luce e aver meglio modo di osservare la lunghezza della fila di persone.

I re Magi in precedenza avevano chiesto aiuto ad Erode per individuare esattamente la casa dove era nato il re dei Giudei. Erode temendo che la sua stirpe fosse agli sgoccioli, finge interesse e chiede ai re Magi di essere avvisato quando saranno di ritorno, così anche lui potrà andare ad adorare il nuovo Messia. I re Magi capiscono le reali intenzioni e alla fine del loro viaggio, quando ormai faranno ritorno nelle loro terre, non passeranno dal palazzo di Erode per aggiornarlo. Così ad Erode non resta che una unica soluzione attuabile ai suoi occhi ... compiere la strage degli innocenti.

Uno dei pastori, che indica con il braccio sinistro il bambinello, e si volta alla sua sinistra, è l'autoritratto di Domenico Ghirlandaio

La scena si articola in tre piani:

1. la natività con adorazione dei pastori in primo piano
2. il corteo dei magi che arriva sulla sinistra
3. il paesaggio con città sullo sfondo

L'accuratezza nei dettagli risente dell'influenza fiamminga e permette di apprezzare i particolari di tutta l'opera, che appare intessuta di simboli e citazioni della latinità.

• un sarcofago antico fa da mangiatoia
• pilastri classici reggono il tetto di paglia
• il corteo de Magi passa attraverso un arco di trionfo Romano

I resti archeologici rappresentano metaforicamente il passato, tutto ciò che era prima di Cristo. L'era Cristiana nasce sulle rovine - ma anche sulla base - del paganesimo