Seneca, Naturales Quaestiones: Libro 03; 11-15, pag 2

Seneca, Naturales Quaestiones: Libro 03; 11-15

Latino: dall'autore Seneca, opera Naturales Quaestiones parte Libro 03; 11-15
Causam siccitatis hanc ponit, quod obduruerit constricta tellus nec potuerit imbres inagitata transmittere Egli indica la causa della siccità nel fatto che la terra, rinserratasi, è diventata dura e, non più dissodata, non ha potuto far passare le piogge
Quomodo ergo plurimos uidemus in locis desertissimis fontes Come mai allora vediamo fonti numerose in luoghi assolutamente deserti
[6] Plura denique invenimus, quae propter aquas coli coeperunt quam quae aquas habere coeperint, quia colebantur [6] Infine, troviamo più terreni che hanno cominciato a essere coltivati perché abbondavano dacqua di quanti abbiano cominciato ad abbondare dacqua perché erano coltivati

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Latino: dall'autore Seneca, opera Naturales Quaestiones parte Libro 03; 01-05

Non esse enim pluvialem hanc, quae vastissima flumina a fonte statim magnis apta navigiis defert, ex hoc intellegas licet, quod per hiemem aestatemque par est a capite deiectus Infatti, che non sia piovana lacqua che fa scorrere grandissimi fiumi navigabili da grosse imbarcazioni fin dalla sorgente, si può capire dal fatto che sia destate sia dinverno è uguale la quantità dacqua che scende dalla sorgente
Pluvia potest facere torrentem, non potest amnem aequali inter ripas suas tenore labentem, quem non faciunt imbres sed incitant Lacqua piovana può dare origine a un torrente, ma non a un fiume che scorra con una portata costante entro le sue rive: un fiume del genere, le piogge non lo creano, ma lo ingrossano

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Latino: dall'autore Seneca, opera Naturales Quaestiones parte Libro 02; 21-25

[12][1] Paulo repetamus hoc altius, si videtur, et scies te non habere quod quaeras, cum ad veram amnium originem accesseris [12][1] Se ti sembra opportuno, riprendiamo la questione un po più a monte, e quando ti sarai accostato alla vera origine dei fiumi, ti renderai conto che non ti resta più nulla da indagare
Flumen nempe facit copia cursusque aquae perennis Evidentemente un fiume è formato da un corso dacqua abbondante e perenne

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Latino: dall'autore Seneca, opera Naturales Quaestiones parte Libro 07; 01-05

Ergo quaeris a me quomodo aqua fiat: interrogabo invicem quomodo aer fiat aut terra Dunque, tu mi chiedi come si formi lacqua: io a mia volta ti chiederò come si formi laria o la terra
[2] Sed si in rerum natura elementa sunt quattuor, non potes interrogare unde aqua sit: quarta enim pars naturae est [2] Ma se in natura ci sono quattro elementi, non puoi chiedere donde provenga lacqua: essa è la quarta parte della natura

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Latino: dall'autore Seneca, opera Naturales Quaestiones parte Libro 02; 11-15

Quid ergo miraris, si rerum naturae tam magna portio potest aliquid ex se semper effundere Perché allora ti meravigli se una porzione così grande della natura può sempre riversare allesterno qualcosa traendolo dal proprio interno

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