L'opera fu commissionata da Sigismondo Pandolfo Malatesta, signore di Rimini, a Piero della Francesca per il Tempio Malatestiano, mausoleo di famiglia ove operò come architetto Leon Battista Alberti. Nel 1943, a causa delle sue pessime condizioni conservative, l'affresco fu staccato, trasportato su tela e ricollocato nella posizione originaria
#PieroDellaFrancesca
Sigismondo Pandolfo Malatesta è inginocchiato ai piedi di San Sigismondo, suo patrono, in atto di estrema devozione con le mani giunte in preghiera. Il santo in trono regge uno scettro e il globo, simboli del potere imperiale; in realtà raffigura l'omonimo imperatore che nel 1433, al rientro da Roma, si fermò a Rimini e investì Sigismondo Pandolfo Malatesta del titolo di cavaliere.
I due levrieri all'estrema destra della composizione alludono alla fedeltà del cavaliere ( bianco ) e alla sua prudenza ( nero ). Sopra i cani si apre un oculo prospettico con la rappresentazione del castello dei Malatesta, simbolo della potenza militare ( la scritta inserita nella corona in basso recita: Castellum sismundum Arhmiinese MCCCCXLVI riferendosi probabilmente alla data di ristrutturazione dell'edificio ).
L'affresco è firmato è datato nella fascia inferiore Petri de Burgo Opus MCCCCLI