Latino: dall'autore Plinio il Vecchio, opera Naturalis Historia parte Libro 36, Paragrafi 117-136
cum melle vetera ulcera ad cicatrices perducit, excrescentia erodit et a bestiarum morsu repugnantia curationi suppurata siccat fit cataplasma ex eo podagricis mixto fabae lomento [134] Idem Theophrastus et Mucianus esse aliquos lapides, qui pariant, credunt; Theophrastus et ebur fossile e candido et nigro inveniri et ossa e terra nasci invenirique lapides osseos Palmati circa Mundam in Hispania, ubi Caesar dictator Pompeium vicit, reperiuntur idque quotiens fregeris [135] sunt et nigri, quorum auctoritas venit in marmora, sicut Taenarius Varro nigros ex Africa firmiores esse tradit quam in Italia, e diverso albos Coranos duriores quam Parios, idem Luniensem silicem serra secari, Tusculanum dissilire igni, Sabinum fuscum addito oleo etiam lucere |
Col miele riduce a cicatrici le vecchie ferite, corrode le escrescenze e secca quelle suppurate del morso delle bestie che sono restie alla cura Per i malati di gotta si fa un cataplasma da esso mescolato con farina di fava [134] Teofrasto e Muciano credono che altre pietre, che generano, siano la stessa cosa; Teofrasto che sia trovato anche avorio fossile da una bianca e nera e che nascano ossa dalla terra e siano trovate pietre ossee Intorno a Munda in Spagna, dove il dittatore Cesare vinse Pompeo, sono trovate (quelle) della forma di una palma e ciò ogni volta che l'avrai spezzata [135] Ci sono anche le nere, il cui pregio avviene sui marmi, come il tenario Varrone tramanda essere più solide in Africa che in Italia, invece le bianche di Cora più dure che quelle di Paro, lo stesso che la selce di Luni si taglia con la sega, quella di Tuscolo rompersi col fuoco, la sabina grigia brilla anche con olio aggiunto |
idem molas versatiles Volsinis inventas; aliquas et sponte motas invenimus in prodigiis [136] nusquam his utilior quam in Italia gignitur lapisque, non saxum, est in quibusdam vero provinciis omnino non invenitur sunt quidam in eo genere molliores, qui et cote levantur, ut procul intuentibus ophites videri possit, neque est alius firmior, quando et lapidis natura ligno similiter imbres solesque aut hiemes non patitur in aliis generibus atque aliis sunt et qui lunam non tolerent et qui vetustate robiginem trahant coloremve candidum oleo mutent |
Lo stesso (dice) inventate a Bolsena le mole girevoli; troviamo fra i prodigi alcune girevoli anche spontaneamente [136] Da nessuna parte è più utile per queste cose di quella che nasce in Italia e la pietra, non la roccia In alcune province poi non si trova affatto Ci sono alcune in questo tipo più tenere, che si levigano anche con la cote, cosicché a quelli che guardano da lontano può sembrare ofite, e non c'è un'altra più solida, poiché anche la natura della pietra ugualmente al legno in altre varietà non sopporta in alcune le piogge e i caldi o i freddi Ci sono anche quelle che non tollerano la luna e quelle che emettono ruggine col tempo o cambiano il colore bianco per l'olio |