Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 35, Paragrafi 154-202, pag 3

Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 35, Paragrafi 154-202

Latino: dall'autore Plinio il Vecchio, opera Naturalis Historia parte Libro 35, Paragrafi 154-202
infunditur et dysintericis uvamque in ore comprimit ac tonsillas

ad omnia, quae in ceteris generibus diximus, efficacius intellegatur ex Melo advectum, nam ad reliquos usus vitae in coriis lanisque perficiendis quanti sit momenti, significatum est

[191] Ab his per se ad medicinam pertinentia terrae genera tractabimus

Samiae II sunt, quae collyrium et quae aster appellantur

prioris laus ut recens sit ac levissima linguaeque glutinosa, altera glaebosior; candida utraque

uritur, lavatur

sunt qui praeferant priorem

prosunt sanguinem expuentibus; emplastrisque, quae siccandi causa componuntur, oculorum quoque medicamentis miscentur

[192] Eretria totidem differentias habet, namque est alba et cinerea, quae praefertur in medicina

probatur mollitia et quod, si aere perducatur, violacium reddit colorem
S'infonde anche ai dissenterici e riduce l'ugola in bocca e le tonsille

Per tutti i casi, che abbiamo citato nei restanti tipi, si ritiene più efficace quello portato da Melo, infatti per i restanti usi della vita di quanta importanza sia è indicato nelle lavorazioni di cuoi e lane

[191] Dopo questi tratteremodi per sé i generi di terra riguardanti la medicina

Due sono di Samo, che sono detti uno collirio e uno stella

Il pregio del primo che sia fresco e leggerissimo e appiccicoso alla lingua, l'altro più grumoso, entrambi bianchi

Si brucia, si lava

Ci sono quelli che preferiscono il primo

Giovano a quelli che sputano sangue; e per gli empiastri, che sono composti a scopo del seccare, sono mescolati anche per i medicamenti degli occhi

[192] Altrettante differenze ha l'eretria, infatti è bianca e cinerea, che si preferisce in medicina

E' garantita dalla morbidezza e dal fatto che, se è inserita nel rame, produce un colore violaceo
vis et ratio eius in medendo dicta est inter pigmenta

[193] Lavatur omnis terra, in hoc enim loco dicemus, perfusa aqua siccatque solibus, iterum ex aqua trita ac reposita, donec considat et dieri possit in pastillos

coquitur in calicibus crebro concussis

[194] Est in medicaminibus et Chia ita candicans

effectus eius idem qui Samiae; usus ad mulierum maxime cutem

idem et Selinusiae

lactei coloris haec et aqua dilui celerrima; eadem lacte diluta tectoriorum albaria interpolantur

pnigitis Eretriae simillima est, grandioribus tantum glaebis glutinosaque

effectus eius idem qui Cimoliae, infirmior tantum

bitumini simillima est ampelitis

experimentum eius, si cerae modo accepto oleo liquescat et si nigricans colos maneat tostae
La sua efficacia e proprietà nel curare è stata trattata fra i coloranti

[193] Ogni terreno si lava, infatti in questo punto lo diremo, con acqua versata e secca ai calori, di nuovo stemperato con acqua e lasciato, finché sedimenta e possa essere dati in pasticche

Si cuoce in tegami mossi di frequente

[194] Fra i medicinali c'è anche quello di Chio che è bianco

Il suo effetto uguale a quello di Samo; l'uso soprattutto per la pelle delle donne

Lo stesso anche per quello di Selinunte

Questo del colore del latte ed essere diluito molto velocemente con l'acqua; i bianchi degli intonachi sono ravvivati diluito nel latte stesso

La pnigite è molto simile all'eretria, solo con zolle più grandi e vischiosa

Il suo effetto lo stesso che quello della creta cimolia, solo più debole

L'ampelite è molto simile al bitume

La sua prova, se assorbito l'olio si scioglie al modo della cera e se annerendo si conserva il colore di quella tostata
usus ad mollinedum discutiendumque, et ad haec medicamentis additur, praecipue in calliblepharis et inficiendis capillis

[195] Cretae plura genera

ex iis Cimoliae duo ad medicos pertinentia, candidum et ad purpurissum inclinans

vis utrique ad discutiendos tumores, sistendas fluctiones aceto adsumpto

panos quoque et parotidas cohibet et lienem inlita pusulasque, si vero aphronitrum et cyprum adiciatur et acetum, pedum tumores ita, ut in sole curatio haec fiat et post VI horas aqua salsa abluatur

testium tumoribus cypro et cera addita prodest

[196] et refrigerandi quoque natura cretae est, sudoresque inmodicos sistit inlita atque ita papulas cohibet ex vino adsumpta in balineis

laudatur maxime Thessalica

nascitur et in Lycia circa Bubonem

Est et alius Cimoliae usus in vestibus
L'uso per l'emollire e staccare e, si aggiunge anche ai medicamenti per queste cose, specie agli ombretti e per tingere i capelli

[195] Diversi i tipi di creta

Fra essi due della cimolia che riguardano i medici, il bianco e il tendente al porporino

La proprietà di entrambi per rimuovere i gonfiori, fermare i flussi con aceto aggiunto

Trattiene anche le tumefazioni e le parotidi e spalmata la milza e le pustole, se poi si aggiunge afronitro e olio ciprio e aceto, i gonfiori dei piedi così, che questa cura avvenga al sole e dopo 6 ore si lavi con acqua salata

Giova ai gonfiori dei testicoli con olio ciprio e cera aggiunta

[196] La proprietà della creta è anche di rinfrescare, e spalmata ferma i sudori eccessivi e così riduce le pustole presa nel vino durante i bagni

Si apprezza soprattutto la tessalica

Nasce anche in Licia intorno a Bubone

C'è anche un altro uso della cimolia negli abiti

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Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 02, Paragrafi 14-29
Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 02, Paragrafi 14-29

Latino: dall'autore Plinio il Vecchio, opera Naturalis Historia parte Libro 02, Paragrafi 14-29

nam Sarda, quae adfertur e Sardinia, candidis tantum adsumitur, inutilis versicoloribus, et est vilissima omnium Cimoliae generum, pretiosior Umbrica et quam vocant saxum

[197] proprietas saxi quod crescit in macerando; itaque pondere emitur, illa mensura

Umbrica non nisi poliendis vestibus adsumitur

neque enim pigebit hanc quoque partem adtingere, cum lex Metilia extet fullonibus dicta, quam C

Flaminius L

Aemilius censores dedere ad populum ferendam

[198] adeo omnia maioribus curae furere

ergo ordo hic est: primum abluitur vestis Sarda, dein sulpure suffitur, mox desquamatur Cimolia quae est coloris veri

fucatus enim deprehenditur nigrescitque et funditur sulpure, veros autem et pretiosos colores emollit Cimolia et quodam nitore exhilarat contristatos sulpure
Infatti quella sarda, che è importata dalla Sardegna, si prende solo per quelli bianchi, inutile per i variopinti, è anche la meno pregiata di tutti i tipi di cimolia, più preziosa quella umbra e che chiamano sasso

[197] La proprietà del sasso il fatto che cresce nel macerare; così si compra a peso, quella a misura

L'umbra non si prende se non per gli abiti da ravvivare

Infatti non rincrescerà trattare anche questo argomento, poiché s'estende ai lavandai la legge detta Metilia, che i censori C

Flaminio e L

Emilio dettero da rispettare al popolo

[198] Quindi tutte le cose furono d'interesse per gli antenati

Dunque questo è il metodo: prima la veste è lavata con la creta sarda, poi è suffumicata con lo zolfo, poi quella che è di colore genuino è raschiata con la cimolia

Infatti il colorato viene scoperto ed annerisce e si spande con lo zolfo, invece la cimolia ammorbidisce i colori autentici e preziosi e ricopre con un certo splendore quelli offuscati con lo zolfo
candidis vestibus saxum utilius a sulpure, inimicum coloribus

Graecia pro Cimolia Tymphaico utitur gypso

[199] Alia creta argentaria appellatur nitorem argento reddens, set vilissima qua circum praeducere ad victoriae notam pedesque venalium trans maria advectorum denotare instituerunt maiores; talemque Publilium Antiochium, mimicae scenae conditorem, et astrologiae consobrinum eius Manilium Antiochum, item grammaticae Staberium Erotem eadem nave advectos videre proavi

[200] sed quid hos referat aliquis, litterarum honore commendatos

talem in catasta videre Chrysogonum Sullae, Amphionem Q

Catuli, Hectorem L

Luculli, Demetrium Pompei, Augenque Demetri, quamquam et ipsa Pompei credita est, Hipparchum M

Antoni, Menam et Menecraten Sexti Pompei aliosque deinceps, quos enumerare iam non est, sanguine Quiritium et proscriptionum licentia ditatos
Per gli abiti bianchi il sasso più utile dopo lo zolfo, nemico per i colori

La Grecia usa gesso tinfaico al posto della cimolia

[199] L'altra creta è detta argentaria rendendo la lucentezza dell'argento, ma vilissima con cui gli antenati iniziarono a tracciare intorno verso la linea della vittoria e a segnare i piedi degli schiavi portati oltremare; e tale i bisnonni videro Publilio di Antiochia, fondatore del teatro mimico, e suo cugino Manilio di Antiochia dell'astrologia, anche Staberio Erote della grammatica giunti con la stessa nave

[200] Ma a che qualcuno ricorda questi, raccomandati dall'onore delle letterature

Tale videro sul palco di vendita il Crisogono di Silla, l'Anfione di Q

Catulo, l'Ettore di L

Lucullo, il Demetrio di Pompeo, e l'Auge di Demetrio, pure fu creduta anch'essa di Pompeo, l'Ipparco di M

Antonio, Mena e Menecrate di Sesto Pompeo e altri ancora, che non serve ormai enumerare, arricchiti col sangue dei Quiriti e col permesso delle proscrizioni

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[201] hoc est insigne venaliciis gregibus obprobriumque insolentis fortunae

quos et nos adeo potiri rerum vidimus, ut praetoria quoque ornamenta decerni a senatu iubente Agrippina Claudi Caesaris videremus tantumque non cum laureatis fascibus remitti illo, unde cretatis pedibus advenissent

[202] Praeterea sunt genera terrae proprietatis suae, de quibus iam diximus, sed et hoc loco reddenda natura: ex Galata insula et circa Clupeam Africae scorpiones necat, Baliaris et Ebusitana serpentes

[201] Questo è notevole per le bestie vendute e il marchio dell'insolente fortuna

Anche noi li vedemmo spadroneggiare tanto, che vedevamo essere concesse dal senato anche le insegne pretorie per ordine di Agrippina moglie di Claudio Cesare e solo non essere rimandati con i fasci di lauro là, da dove erano venuti con i piedi segnati dalla creta

[202] Inoltre ci sono tipi di terreno di qualità propria, di cui già abbiamo detto, ma anche in questo punto bisogna chiarire la natura: (quella) dall'isola di Galata e intorno a Clupea dell'Africa uccide gli scorpioni, nelle Baleari e ad Ibiza i serpenti

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