Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 21, Paragrafi 01-10

Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 21, Paragrafi 01-10

Latino: dall'autore Plinio il Vecchio, opera Naturalis Historia parte Libro 21, Paragrafi 01-10
[1] In hortis seri et coronamenta iussit Cato, inenarrabili florum maxime subtilitate, quando nulli potest facilius esse loqui quam rerum naturae pingere, lascivienti praesertim et in magno gaudio fertilitatis tam varie ludenti [1] Catone stabilì che negli orti fossero piantate anche piante per le ghirlande, soprattutto per l'indescrivibile finezza dei fiori, poiché per nessuno può essere più facile parlare quanto per la natura descrivere, specialmente quando scherza e quando gioca tanto diversamente nella grande gioia della fertilità
[2] quippe reliqua usus alimentique gratia genuit, ideoque saecula annosque tribuit iis, flores vero odoresque in diem gignit, ut palam est, admonitione hominum, quae spectatissime floreant, celerrime marcescere [2] Certo ha generato le altre cose a motivo dell'uso e dell'alimentazione, e perciò ha assegnato a quelle i secoli e gli anni, invece ha generato fiori e profumi per un giorno, come è chiaro, con ammonimento degli uomini, che quelle cose che meravigliosamente fioriscono, molto velocemente marciscono
sed ne pictura quidem sufficiet imagini colorum reddendae mixturarumque varietati, sive alterni atque multiplices inter se nectantur, sive privatis generum funiculis in orbem, in oblicum, in ambitum quaedam coronae per coronas currant Ma neppure la pittura basta certo all'aspetto da rendere del colori e alla varietà delle composizioni, sia che due o molteplici (tipi) siano intrecciati fra loro, sia che con cordicelle distinte di generi alcune corone si formino attraverso corone in cerchio, in obliquo, in spirale

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Latino: dall'autore Plinio il Vecchio, opera Naturalis Historia parte Libro 24, Paragrafi 01-10

[3] Tenuioribus utebantur antiqui, stroppos appellantes, unde nata strophiola [3] Gli antichi usavano quelle più sottili, chiamandole stroppe, da qui nata la strofiola
quin et vocabulum ipsum tarde communicatum est, inter sacra tantum et bellicos honores coronis suum nomen vindicantibus Anzi anche il termine stesso fu diffuso tardivamente, il suo nome per le corone che si riservano solo fra le cose sacre e gli onori bellici

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Latino: dall'autore Plinio il Vecchio, opera Naturalis Historia parte Libro 37, Paragrafi 110-160

cum vero e floribus fierent, serta a serendo serieve appellabantur, quod apud Graecos quoque non adeo antiquitus placuit Invece quando si formavano dai fiori, erano dette serti dall'atto d'intrecciare e da serie, il che anche presso i Greci non risulta da così lungo tempo
[4] Arborum enim ramis coronari in sacris certaminibus erat primum [4] Infatti prima nelle gare sacre esisteva essere incoronati con i rami degli alberi

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Latino: dall'autore Plinio il Vecchio, opera Naturalis Historia parte Libro 16, Paragrafi 55-69

postea variari coeptum mixtura veriscolori florum, quae invicem odores coloresque accenderet, Sicyone ingenio Pausiae pictoris atque Glycerae coronariae dilectae admodum illi, cum opera eius pictura imitaretur, illa provocans variaret, essetque certamen artis ac naturae, quales etiam nunc extant artificis illius tabellae atque in primis appellata stephaneplocos, qua pinxit ipsam Poi cominciò a variare con la mescolanza variopinta dei fiori, che vicendevolmente presentasse odori e colori, a Sicione per la genialità del pittore Pausia e della fioraia Glicera alquanto cara a lui, poiché lui imitava con la pittura la sua composizione, quella provocando creava variazioni, e c'era una gara di arte e natura, quale anche ora esistono quadri di quell'artefice e fra i principali quello intitolato l'intrecciatrice di corone, in cui dipinse la stessa
idque factum est post Olympiada C Ciò è accaduto dopo la centesima Olimpiade

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Latino: dall'autore Plinio il Vecchio, opera Naturalis Historia parte Libro 24, Paragrafi 51-70

[5] sic coronis e floribus receptis paulo mox subiere, quae vocantur Aegyptiae, ac deinde hibernae, cum terra flores negat, ramento e cornibus tincto [5] Accettate così le corone di fiori poco dopo arrivarono, quelle che sono chiamate egizie, e dopo invernali, quando la terra nega i fiori, con una scheggiatura colorata da corna

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