' Hac denuntiatione conterritus perstare tamen in pertinaci simulatione inopiae Et paulatim illiberali adiectione nunc per cavillationem, nunc precibus et simulatis lacrimis ad centum talenta est perductus Adiecta decem milia medimnum frumenti Haec omnia intra sex dies exacta [15] A Cibyra per agros Sindensium exercitus ductus, transgressusque Caularem amnem posuit castra Postero die [et] praeter Caralitin paludem agmen ductum; ad Madamprum manserunt Inde progredientibus ab Lago, proxima urbe, metu incolae fugerunt; vacuum hominibus et refertum rerum omnium copia oppidum diripuerunt Inde ad Lysis fluminis fontes, postero die ad Cobulatum amnem progressi Termessenses eo tempore Isiondensium arcem urbe capta oppugnabant |
Spaventato da questo ultimatum, quello cercava ancora di mantenersi sulla sua ostinata simulazione di esser povero E a poco a poco, a forza di aggiunte meschine, ora coi sofismi, ora con le preghiere e le lacrime simulate, arrivò a cento talenti Furono aggiunti diecimila medirnni di frumento Il tutto fu riscosso entro sei giorni [15]Da Cibira lesercito fu condotto attraverso il territorio dei Sindesi e andò ad accamparsi al di là del fiume Caulare Il giorno dopo le colonne furono spinte oltre la palude Caraliti, e fecero tappa a Madampro Al loro avanzare di là, dalla vicina città di Lago gli abitanti per timore fuggirono, e i Romani saccheggiarono la città disabitata, ma piena di ogni sorta di rifornimenti Indi avanzarono fino alle sorgenti del fiume Lisi, e il giorno dopo al fiume Cobulato I Termessesi in quel momento stavano assediando la rocca di Isionda, dopo avere occupata la città |
Inclusi, cum alia spes auxilii nulla esset, legatos ad consulem orantes opem miserunt: cum coniugibus ac liberis in arce inclusos se mortem in dies, aut ferro aut fame patiendam, expectare Volenti consuli causa in Pamphyliam devertendi oblata est Adveniens obsidione Isiondensis exemit; Termesso pacem dedit quinquaginta talentis argenti acceptis; item Aspendiis ceterisque Pamphyliae populis Ex Pamphylia rediens ad fluvium Taurum primo die, postero ad Xylinen quam vocant Comen posuit castra Profectus inde continentibus itineribus ad Cormasa urbem pervenit Darsa proxima urbs erat; eam metu incolarum desertam, plenam omnium rerum copia invenit Progredienti praeter paludes legati ab Lysinoe dedentes civitatem venerunt Inde in agrum Sagalassenum, uberem fertilemque omni genere frugum, ventum est |
Gli assediati, non avendo altra speranza di aiuti, mandarono legati a chieder soccorso al console: chiusi nella fortezza coii le mogli e i figli aspettavano di giorno in giorno la morte, che bisognava subire o dalle armi o dalla fame Al console, che non chiedeva di meglio, sioffrì così un pretesto per deviare la marcia verso la Panfilia Al suo arrivo liberò dallassedio gli Isiondesi, a Termesso concesse la pace ricevendo cinquanta talenti dargento, lo stesso fece con quelli di Aspendo e con le altre popolazioni della Panfilia Di ritorno dalla Panfilia, si accampò il primo giorno presso il fiume Tauro , il secondo alla cosidetta Come Xilina Partito di là con marcie ininterrotte arrivò alla città di Cormasa Darsa o era una città lì vicina, e la trovò deserta per il panico degli abitanti ma piena di ogni ben di dio Mentre si spingeva oltre le paludi, vennero legati da Lisinoe a consegnare la città Indi arrivarono nel territorio Sagalasseno, ricco e fertile di ogni genere di prodotti del suolo |
Colunt Pisidae, longe optimi bello regionis eius Cum ea res animos fecit, tum agri fecunditas et multitudo hominum et situs inter paucas munitae urbis Consul, quia nulla legatio ad finem praesto fuerat, praedatum in agros misit Tum demum fracta pertinacia est, ut ferri agique res suas viderunt; legatis missis pacti quinquaginta talentis et viginti milibus medimnum tritici, viginti hordei, pacem impetraverunt Progressus inde ad Rhotrinos fontes ad vicum, quem Acoridos Comen vocant, posuit castra Eo Seleucus ab Apamea postero die venit Aegros inde et inutilia impedimenta cum Apameam dimisisset, ducibus itinerum ab Seleuco acceptis profectus eo die in Metropolitanum campum, postero die Dynias Phrygiae processit Inde Synnada venit, metu omnibus circa oppidis desertis |
Labitano i Pisidi, decisamente i migliori soldati della regione Ha dato loro spirito dindipendenza sia questa loro qualità che la fertilità del suolo, la densità della popolazione, la posizione della città, fortificata come poche Il console, visto che nessuna delegazione si era presentata alle frontiere, mandò a far bottino nella campagna Solo allora si abbassò la lorosuperbia, quando si videro portar via le cose loro; e, mandati ambasciatori, ottennero pace trattando un prezzo di cinquanta talenti e ventimila medimni di grano e venti di orzo Di là spingendosi fino alle fonti Rocrine, si accampò presso il villaggio detto Come di Acoride Là il giorno dopo venne Seleuco da Apamea Congedati e mandati a Apamea i malati e i bagagli che non servivano, ricevute da Seleuco delle guide per il viaggio, partì il giorno stesso per la pianura di Metropoli; il giorno dopo si spinse a Dinie di Frigia Indi si recò a Sinnada, mentre tutte le città allintorno per paura erano state abbandonate |
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Quorum praeda iam graue agmen trahens vix quinque milium die toto itinere perfecto ad Beudos, quod vetus appellant, pervenit Ad Anabura inde, et altero die ad Alandri fontes, tertio ad Abbassium posuit castra Ibi plures dies stativa habuit, quia perventum erat ad Tolostobogiorum fines |
Trascinandosi lesercito reso ormai pesante dalla preda raccolta in queste città, e compiendo in tutta una giornata una marcia di appena cinque miglia arrivò a Beudo, che è chiamata Beudo vecchia E di qui andò a fermarsi a Anabura, il giorno seguente alle sorgenti dellAlandro , il terzo a Abbasio E qui tenne gli alloggiamenti per più giorni, perché erano arrivati ai confini dei Tolostobogii |