Livio, Ab urbe condita: Libro 27; 47 - 49, pag 3

Livio, Ab urbe condita: Libro 27; 47 - 49

Latino: dall'autore Livio, opera Ab urbe condita parte Libro 27; 47 - 49

Claudius 'quid ergo praecipiti cursu tam longum iter emensi sumus Claudio allora proruppe: A che vantaggio, dunque, abbiamo percorso con pena travolgente un percorso così lungo
' Clamitans militibus cum in adversum collem frustra signa erigere conatus esset, postquam ea regione penetrari ad hostem non videbat posse, cohortes aliquot subductas e dextro cornu, ubi stationem magis segnem quam pugnam futuram cernebat, post aciem circumducit, et non hostibus modo sed etiam suis inopinantibus in sinistrum hostium latus incurrit; tantaque celeritas fuit ut cum ostendissent se ab latere mox in terga iam pugnarent Così urlando ai soldati, tentò con sforzo futile di far superare ai suoi l'altura, ma, come si accorse di non potere per quella via giungere al nemico, staccò alcune coorti dall'ala destra là dove scorgeva un reparto che se ne stava fermo invece di lottare, le condusse dietro le schiere romane e senza che non solo i nemici, ma neppure i suoi commilitoni se n'accorgessero, unì l'ala destra dei Cartaginesi, così grande fu la velocità di tale manovra, che nel momento stesso in cui i soldati di Claudio si mostrarono a fianco, subito già lottavano dietro le file rivali
Ita ex omnibus partibus, ab fronte, ab latere, ab tergo, trucidantur Hispani Liguresque; et ad Gallos iam caedes pervenerat Così da ogni luogo, di fronte, di lato, alle spalle, gli Spagnoli e i Liguri furono malmenati; ormai la strage si era allargata fino a colpire le file dei Galli

Maybe you might be interested

Livio, Ab urbe condita: Libro 38; 51 - 55
Livio, Ab urbe condita: Libro 38; 51 - 55

Latino: dall'autore Livio, opera Ab urbe condita parte Libro 38; 51 - 55

Ibi minimum certaminis fuit; nam et pars magna ab signis aberant nocte dilapsi stratique somno passim per agros, et qui aderant itinere ac vigiliis fessi, intolerantissima laboris corpora, uix arma umeris gerebant; et iam diei medium erat, sitisque et calor hiantes caedendos capiendosque adfatim praebebat Qui la resistenza fu minima; infatti, gran parte dei soldati si era distanziata dalle insegne; nella notte si erano dispersi e, presi dal sonno, si erano sdraiati qua e là per i campi, mentre coloro che si trovavano presso le insegne, affranti dal cammino e dalle veglie, a stento reggevano le armi sulle spalle, non essendo i loro corpi in condizioni di sopportare altre fatiche, ormai era mezzogiorno e agonizzanti per sete e caldo, i Galli in massa si lasciavano massacrare e catturare
[49] Elephanti plures ab ipsis rectoribus quam ab hoste interfecti [49] La maggior parte degli elefanti fu ammazzata non dai nemici, ma dai suoi stessi conduttori

Maybe you might be interested

Livio, Ab urbe condita: Libro 10, 16-34
Livio, Ab urbe condita: Libro 10, 16-34

Latino: dall'autore Livio, opera Ab urbe condita parte Libro 10, 16-34

Fabrile scalprum cum malleo habebant; id, ubi saeuire beluae ac ruere in suos coeperant, magister inter aures positum ipsa in compage qua iungitur capiti ceruix quanto maximo poterat ictu adigebat Questi avevano uno scalpello da fabbro e un martello; quando le belve iniziarono a precipitarsi irritate contro il loro proprio esercito, coloro che le conducevano ponevano lo scalpello tra le orecchie proprio su quell'articolazione che unisce la cervice alla testa e col martello battevano un colpo con la maggior forza possibile
Ea celerrima via mortis in tantae molis belua inuenta erat ubi regendi spem ui vicissent, primusque id Hasdrubal instituerat, dux cum saepe alias memorabilis tum illa praecipue pugna Era stato trovato questo mezzo come il più rapido per uccidere una belva di tanta mole, quando non voleva più dar retta a chi la svolgeva; per primo l'aveva adottato Asdrubale, capo degno di memoria per altre battaglie, ma soprattutto per quest'ultima

Maybe you might be interested

Livio, Ab urbe condita: Libro 27; 50 - 51
Livio, Ab urbe condita: Libro 27; 50 - 51

Latino: dall'autore Livio, opera Ab urbe condita parte Libro 27; 50 - 51

Ille pugnantes hortando pariterque obeundo pericula sustinuit; ille fessos abnuentesque taedio et labore nunc precando, nunc castigando accendit; ille fugientes reuocauit omissamque pugnam aliquot locis restituit; postremo cum haud dubie fortuna hostium esset, ne superstes tanto exercitui suum nomen secuto esset concitato equo se in cohortem Romanam immisit; ibi, ut patre Hamilcare et Hannibale fratre dignum erat, pugnans cecidit Egli incoraggiò i soldati spingendoli ed affrontando con loro i pericoli; egli ora con le preghiere, ora con gli avvisi, rinvigorì i soldati esausti e quelli che per la stanchezza si rifiutavano di lottare; egli richiamò coloro che si davano alla fuga ed in alcuni luoghi riaccese la battaglia che si andava spegnendo
Nunquam eo bello una acie tantum hostium interfectum est, redditaque aequa Cannensi clades vel ducis vel exercitus interitu videbatur Alla fine, quando fu certo che il successo favoriva al nemico, per non sopravvivere ad un esercito così grande che l'aveva seguito fidando nel suo nome, spronato il cavallo, si scagliò contro la coorte romana; qui crollò lottando Asdrubale, come colui che era degno del padre Amilcare e del fratello Annibale

Maybe you might be interested

Livio, Ab urbe condita: Libro 38; 41 - 45
Livio, Ab urbe condita: Libro 38; 41 - 45

Latino: dall'autore Livio, opera Ab urbe condita parte Libro 38; 41 - 45

Quinquaginta septem milia hostium occisa, capta quinque milia et quadringenti; magna praeda alia cum omnis generis tum auri etiam argentique; civium etiam Romanorum qui capti apud hostes erant supra quattuor milia capitum recepta Durante questa guerra non fu ucciso mai in una sola battaglia un così gran numero di nemici; con la morte del generale e con la strage dell'esercito apparve che una tale sconfitta lecitamente ricambiasse quella di Canne, caddero uccisi cinquantaseimila soldati, ne furono fatti prigionieri cinquemilaquattrocento; fu preso grande bottino di ogni specie, soprattutto di oro e di argento, furono anche recuperati più di quattromila uomini, cittadini romani, prigionieri presso il nemico

Maybe you might be interested

Livio, Ab urbe condita: Libro 35; 16 - 20
Livio, Ab urbe condita: Libro 35; 16 - 20

Latino: dall'autore Livio, opera Ab urbe condita parte Libro 35; 16 - 20

Livio, Ab urbe condita: Libro 31; 34 - 37
Livio, Ab urbe condita: Libro 31; 34 - 37

Latino: dall'autore Livio, opera Ab urbe condita parte Libro 31; 34 - 37

Livio, Ab urbe condita: Libro 27; 32 - 34
Livio, Ab urbe condita: Libro 27; 32 - 34

Latino: dall'autore Livio, opera Ab urbe condita parte Libro 27; 32 - 34

Livio, Ab urbe condita: Libro 31; 48 - 50
Livio, Ab urbe condita: Libro 31; 48 - 50

Latino: dall'autore Livio, opera Ab urbe condita parte Libro 31; 48 - 50

Livio, Ab urbe condita: Libro 05, 51-55
Livio, Ab urbe condita: Libro 05, 51-55

Latino: dall'autore Livio, opera Ab urbe condita parte Libro 05, 51-55

Livio, Ab urbe condita: Libro 21; 01-10

Livio, Ab urbe condita: Libro 29; 18 - 20

Livio, Ab urbe condita: Libro 34; 01 - 04

Livio, Ab urbe condita: Libro 21; 21-30

Livio, Ab urbe condita: Libro 22; 51-61

Livio, Ab urbe condita: Libro 30; 16 - 45