La fase degli autoritratti di Hopper

la fase degli autoritratti di Hopper

Durante il primo decennio del Novecento Hopper dipinse diverse autoritratti, tutti abbastanza omogenei tra loro per stile. Era particolarmente attento al fatto che la figura emergesse da un fondo oscuro per prendere luce in primo piano, colloquiando con la maniera antica di pittori come Rembrandt

questa autoritratto mostra le fattezze di un giovane uomo poco più che ventenne, dai bei lineamenti sottolineati dalle labbra tumide e dagli occhi verdi. Il volto mostra un'espressione che tradisce un carattere forte e sicuro di sé. Le tonalità scure che costruiscono la figura sono un ricordo degli insegnamenti del suo maestro Robert Henri, attento a trasmettere ai propri allievi l'amore per pittori moderni come Manet attraverso la tecnica e la visione degli antichi maestri dell'arte Europea.

La luce che si riflette sul viso né esalta alcune parti: il ciuffo biondo pettinato secondo la moda dell'epoca, la fronte larga e spaziosa, il naso dal taglio perfetto, e si concentra sul colletto bianco della camicia. La tonalità di questo bianco è già la stessa che Hopper un userà durante tutta la sua carriera.

self-Portrait - Edward Hopper, 1903-1906 self-Portrait - Edward Hopper, 1903-1906
Girl at Sewing Machine - Edward Hopper

Hotel Window - Edward Hopper, 1956

Le pont des Arts - Edward Hopper

Corn Hill, Truro - Edward Hopper, 1930

Automat dipinto di Edward Hopper

Sun in an Empty Room - Edward Hopper