La comparsa della gualdrappa nel XII secolo durante i tornei

la comparsa della gualdrappa nel XII secolo durante i tornei

non veniva utilizzata in guerra la gualdrappa che riveste i cavalli. Diviene a poco a poco un elemento fondamentale. In seguito la si vede anche nelle giostre, nei passi d'arme, in riviste e parate di ogni sorta. Può avere gli stessi colori dello stemma ma può essere anche monocromatica, rispettando in certi casi, un codice di colore prestabilito. Alla fine del Medioevo è per lo più decorativa

nei romanzi cavallereschi francesi e anglonormammi del XIII secolo, la gualdrappa e gli scudi monocolori si attengono ad uno speciale codice cromatico:

  • il più delle volte il cavaliere rosso è un uomo malvagio, animato da fosche intenzioni
  • il cavaliere nero può esser sia buono che cattivo, intende comunque celare la propria identità
  • il cavaliere verde è un giovane che con il suo comportamenteo focoso porterà scompiglio
  • il cavaliere giallo è saggio e calmo, talvolta di alto rango
  • cavalieri blu non ne esistevano

arme della famiglia padovana dei Capodilista, d'oro al cervo di rosso arme della famiglia padovana dei Capodilista, d’oro al cervo di rosso

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