L’uso del dispositivo ottico in: Il borgomastro di Delft e sua figlia - Jan Steen, 1655

l’uso del dispositivo ottico in: Il borgomastro di Delft e sua figlia - Jan Steen, 1655

Questo dipinto è una specie di collage. Evidente che le persone sono state osservate singolarmente e poi disposte nella scena di strada. La ragazza sulla sinistra è la figura più vicina a noi, ma è molto piccola, dovrebbe essere più grande

le ombre sul suo vestito sono estremamente precise e i riflessi armoniosi. Se si osservano i gradini tutto intorno si vede che non proiettano ombre, mentre la mendicante le proietta sulla propria destra. Non c'è dunque coerenza nell'illuminazione. Steen dipinge una scena di strada ambientata nella cittadina usando probabilmente qualche dispositivo ottico.

Quasi due secoli prima dell'avvento della fotografia, Vermeer lascia la sua impronta nella leggera sfocature di certe aree di alcuni suoi dipinti come Mezzana - un effetto riscontrabile solo in un immagine creata con un dispositivo ottico -. Questo dipinto di Steen, realizzato l'anno prima della Mezzana di Vermeer, è un indizio dell'uso di proiezioni ottiche anche nelle opere di molti contemporanei di Vermeer

Il borgomastro di Delft e sua figlia - Jan Steen, 1655 Il borgomastro di Delft e sua figlia - Jan Steen, 1655
stradina di Delft - Jan Vermeer, 1658 circa stradina di Delft - Jan Vermeer, 1658 circa

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