Il nudo femminile era un soggetto raro in quanto disapprovato dalla chiesa. Venere, dea dell'amore personificazione del fascino femminile, viene rappresentata con il figlio Cupido che le tiene uno specchio per permetterle di ammirarsi. La dea volta la schiena allo spettatore mostra le curve generose mentre è adagiata su un letto.
È una raffigurazione essenziale: il viso femminile sobrio e l'aspetto e addirittura leggermente spettinato, non ci sono gioielli o abiti sontuosi come nella versione tizianesca, c'è solo un misero nastro che abbellisce lo specchio. Persino le lenzuola sembrano di seconda mano, spiegazzate, e a ricordarci che siamo davanti alla dea della bellezza è solo la perfezione della sua schiena così bianca; così esposta.