nel momento in cui i pittori scoprono empiricamente un modo nuovo di classificare i colori distinguendoli fra primari (blu, giallo, rosso) e complementari (verde, viola, arancione), gli scienziati propongono ipotesi innovative e combinazioni che aprono la strada a Newton e alla scoperta dello spettro. Per quasi tre secoli il bianco e il nero smettono di essere colori e vengono addirittura considerati il loro opposto.
Certo, molti continuano a pensarla come Aristotele, considerando il colore come luce che si attenua o oscura attraverso vari oggetti o ambienti. Per questo motivo, quando si collocano i colori su un asse, essi si dispongono tutti fra un polo bianco e un polo nero, che fanno parte entrambi dell'ordinamento cromatico. Ancora resiste l'ordinamento tradizionale di Aristotele: bianco, giallo, rosso, verde, blu, nero che non rispetta l'ordine dello spettro.
LE SCOPERTE DI NEWTON NELLE SUE VACANZE FORZATE
durante l'anno accademico 1665-1666, la peste lo costringe ad allontanarsi da Cambridge e va a trovare la madre nella contea di Lincoln. In pochi mesi compie due scoperte fondamentali:
- l'attrazione gravitazionale terrestre e la gravitazione universale
- la dispersione della luce bianca e la scoperta dello spettro
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Il passo oltre di Newton: prisma per ricomporre le lunghezze d’onda
nel 1666, il 24enne Isaac Newton iniziò a fare esperimenti con i prismi e i raggi del Sole. Usò un prisma per scomporre un fascio di luce bianca e rivelare le lunghezze d'onda da cui era composto. N...
Non solo dunque si può scomporre, nel corso di un esperimento, la luce bianca del Sole, ma la si può anche ricomporre a partire dai raggi colorati. In questo modo Newton prova che la luce non si attenua per dare origine ai colori, ma che essa stessa è formata dall'unione di diverse luci colorate. Si tratta di una grande scoperta. Ormai la luce e i colori che contiene sono identificabili, riproducibili, manipolabili e misurabili