Per quanto possa sembrare sconcertante trovare una tecnica così apparentemente moderna nell'antico Medio Oriente, in quei luoghi un tempo i test di gravidanza erano un fatto comune, secoli prima della nascita di Cristo.
Il test prevedeva l'introduzione nella vagina della donna di un tampone di lana impregnato del succo di erbe particolari, che veniva lasciato in posizione per un periodo massimo di tre giorni, durante i quali si evitava il rapporto sessuale. Lo zaffo veniva poi asportato dall'ostetrica, che ne esaminava il colore; a seconda di quale estratto di pianta veniva usato, l'ostetrica poteva decidere se la donna era incinta. Per esempio, se veniva usata una certa "pianta bianca" sciolta in una soluzione di allume ( un sale minerale ), e il tampone diventava rosso, allora la donna era incinta.
La prova funzionava perché il valore del pH ( grado di acidità o alcalinità ) delle secrezioni femminili, cambia durante la gravidanza. Le piante venivano scelte per la loro capacità di reagire agli acidi e agli alcali, e i tamponi funzionavano