il console Lucio Giunio Bruto viene informato che i suoi figli congiurano contro Roma per portare al trono i tarquini, nemici della Repubblica. Per questo, il console li fa uccidere e decapitare

dipinto: i littori portano a Bruto il corpo dei suoi figli
i figli cospiravano contro Roma a favore dei rivali dell'epoca: i Tarquini. Bruto deve scegliere tra la libertà di Roma e l'amore per i figli. Scegli...
Viene rappresentato il dramma familiare. Per preservare il bene pubblico, la libertà di Roma e il potere dello Stato, Bruto recide i legami familiari. E' seduto in penombra. Il braccio destro sollevato mentre nella mano sinistra stringe un documento. E' pensieroso, i piedi sovrapposti indice di una tensione morale da gestire.
Dietro di lui, viene illuminata una lettica dalla luce che filtra dall'esterno. Stanno entrando i corpi decapitati dei suoi figli. Uccisi per suo volere. I sandali, del primo corpo che sta per entrare, sono avvolti da lacci rossi che richiamano il colore del sangue. Tra padre e figlio, in pieno buio, si intravede la statua di Roma a richiamare il dovere e a ricordare in perchè di quella situazione.
L'ambientazione si rifà ad un archittetura classica e antica. Appaiono anche le donne straziate dal dolore. La madre vorrebbe abbracciare ancora per l'ultima volta i figli ma due figlie fanno da scudo. Sono le sorelle, una mette le mani a protezione, timorosa di cosa potrebbe vedere, l'altra sviene addosso alla madre non reggendo la tensione del momento. Più distante, una terza figura femminile si copre il volto per non macchiare i suoi ricordi con quelle immagini incancellabili