I funghi usano le spore come le piante usano i semi: per diffondersi

I funghi usano le spore come le piante usano i semi: per diffondersi

I funghi riescono a prosperare in habitat tanto diversi grazie alle loro svariate capacità metaboliche. Il metabolismo è l'arte della trasformazione chimica e i funghi sono maghi del metabolismo in grado di esplorare, rovistare tra i rifiuti e recuperare sostanze utili in modo ingegnosi, attività in cui solo i batteri sono capaci di contendere loro il primato

Alcuni degli eventi più eclatanti accaduti sulla Terra sono - e saranno - il risultato dell'attività dei funghi. Le piante uscirono dall'acqua circa 500 milioni di anni fa grazie alla collaborazione dei funghi, che funzionarono come sistemi radicali per decine di milioni di anni finché le piante non ne svilupparono di autonomi. Oggi più del 90% delle piante dipende da specie di funghi micorrizici. 

Questa antica associazione permise lo sviluppo di tutte le forme di vita riconoscibili sulla Terra, il cui futuro dipende dalla capacità di piante e funghi di stringere relazioni proficue. 

Grazie a cocktail di potenti enzimi e acidi demoliscono anche le sostanze più ostinate: dalla lignina, la componente più dura del legno, alla roccia; dal petrolio greggio al poliuretano, al tritolo. Una specie di funghi isolata negli scarti dell'attività mineraria è tra le più resistenti alle radiazioni che sia mai stata scoperta. Il reattore di Chernobyl ospita una popolazione numerosa di tali funghi. alcune di queste specie resistenti alle radiazioni crescono verso le particelle radioattive "calde" e pare siano in grado di sfruttare le radiazioni come fonti di energia, esattamente come le piante usano la luce del Sole.

Nell'immaginario comune per fungo si intende solo la parte visibile di esso, mentre quest'ultima ne è soltanto la struttura riproduttiva, cioè il luogo in cui vengono prodotte le spore. I funghi usano le spore come le piante usano i semi: per diffondersi. Queste strutture riproduttive sono lo strumento che i funghi utilizzano per esortare il mondo esterno - il vento o uno scoiattolo - ad aiutarli nella dispersione delle spore o a impedire che interferisca con tale processo. Sono la parte evidente, saporita, desiderata, deliziosa o velenosa del fungo. Alcune di queste strutture esterne, come i tartufi, producono un profumo caratteristico che li ha resi tra gli elementi alimenti più costosi al mondo.

Fungo dell'inchiostro, in fase di liquefazione Fungo dell’inchiostro, in fase di liquefazione

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I funghi sono una chiave per comprendere il pianeta in cui viviamo
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Modificano il flusso della vita come fanno da milioni di anni. Mangiano le rocce, generano il terreno, digeriscono le sostanze inquinanti, possono fornire nutrimento alle piante così come ucciderle, ...

IL FUNGO DELL'INCHIOSTRO

Esistono poi casi come il coprino chiomato, o fungo dell'inchiostro, che nonostante non sia affatto duro riesce a farsi strada attraverso l'asfalto e a sollevare pesanti blocchi di selciato. Se ne raccogliete uno, potete friggerlo e mangiarlo; se lo mettete in un barattolo, nel giro di pochi giorni la sua carne di un bianco brillante finirà per liquefarsi in un inchiostro nerissimo

UNO DEI MOVIMENTI PIU' RAPIDI RAGGIUNTI DA UN ORGANISMO VIVENTE

Siamo circondati dai funghi grazie alle capacità prolifiche delle loro strutture riproduttive nel disperdere le spore. Alcune specie le espellono mediante una sorta di esplosione, con un'accelerazione 10.000 volte superiore a quella di uno shuttle subito dopo il lancio, arrivando a toccare i 100 km orari: e uno dei movimenti più rapidi raggiunti da un organismo vivente. 

Altre specie si creano un proprio microclima in cui le spore vengono trasportate verso l'alto da una corrente d'aria generata dai corpi fruttiferi quando l'acqua evapora dalle loro lamelle. I funghi producono circa 50 mega tonnellate di spore all'anno (pari al peso di 500.000 balenottere azzurre), che costituiscono la parte più consistente di particelle viventi nell'aria. Persino nelle nuvole sono state trovate spore: sono in grado di influenzare il tempo innescando la formazione delle goccioline d'acqua portatrici di pioggia e dei cristalli di ghiaccio che formano neve, nevischio e grandine

Corpo fruttifero di fungo della carie del legno Corpo fruttifero di fungo della carie del legno
MALATTIE FUNGINE E PROPRIETA' ANTIBIOTICHE

Da sempre la vita umana è plasmata dai funghi. Le malattie fungine delle piante causano perdite per miliardi di dollari: il fungo responsabile del brusone del riso, per esempio distrugge ogni anno quantità di questo cereale sufficienti a sfamare più di 60 milioni di persone. Le patologie degli alberi, dalla grafiosi dell'Olmo al cancro corticale del castagno, modificano l'aspetto delle foreste e dei paesaggi. 

Tuttavia abbiamo anche usato i funghi per risolvere una serie di problemi cruciali. E' probabile che il loro impiego sia addirittura precedente alla comparsa dell'homo sapiens. Nel 2017 alcuni ricercatori hanno ricostruito la dieta del Neanderthal, il cugino dell'uomo moderno estintosi circa 50.000 anni fa, scoprendo che un individuo con un ascesso a un dente aveva assunto un certo tipo di fungo - una muffa che produce penicillina - e concludendo che ne conoscesse le proprietà antibiotiche. Ma ci sono anche esempi meno remoti: l'uomo del Similaun, il corpo mummificato di un uomo del Neolitico risalente a circa 5.000 anni fa è ritrovato perfettamente conservato in un ghiacciaio. Quando morì aveva con sé una sacca piena di poliporo esca che quasi certamente usava per accendere il fuoco e frammenti preparati con cura di un fungo che cresce sui tronchi delle Betulle e che molto probabilmente impiegava a scopo medicinale 

Specie di fungo della carie del legno che si ciba di un pezzo di tronco nella Reserva Los Cedros virgole in Ecuador Specie di fungo della carie del legno che si ciba di un pezzo di tronco nella Reserva Los Cedros virgole in Ecuador
LE IFE

Alcuni funghi, come i lieviti che fanno fermentare lo zucchero nell'alcol e aumentare di volume il pane, sono costituiti da una sola cellula che si moltiplica per gemmazione. La maggior parte invece, per quasi tutto il proprio ciclo vitale è costituita da ife, cellule filamentose che si diramano e si diffondono a formare un reticolo, o micelio.

Il reticolo del micelio non ha una forma precisa e determinata. Rimodellandosi incessantemente, le ife possono orientarsi all'interno di labirinti, risolvere complessi problemi spaziali ed esplorare l'ambiente circostante con grande abilità. Se sì dipanasse da un capo all'altro il micelio presente in una quantità di terriccio sano equivalente a un cucchiaino da tè sarebbe lungo da un minimo di 100 metri ad un massimo di 10 km.