I funghi sono prolifici dal punto di vista farmaceutico

I funghi sono prolifici dal punto di vista farmaceutico

Le popolazioni indigene australiane curavano le ferite con muffe che crescono sui lati in ombra dell'eucalipto. Papiri provenienti dall'antico Egitto e databili intorno al 1500 a.C. parlano delle proprietà curative delle muffe. Nel 1640, John Parkinson, l'erborista alla corte del re d'Inghilterra, descrisse l'uso delle muffe per medicare le ferite

Soltanto nel 1928 però Alexander Fleming scoprì che un particolare tipo di muffa produceva una sostanza chimica battericida che chiamò penicillina. La penicillina è stata il primo antibiotico moderno e ha salvato un numero incalcolabile di vite. La penicillina, un composto in grado di difendere i funghi dalle infezioni batteriche, si è dimostrato efficace anche per gli esseri umani. 

I funghi sono prolifici dal punto di vista farmaceutico e oggi dipendiamo da loro per molte altre preparazioni chimiche oltre alla penicillina: 

  • tra queste la ciclosporina, un farmaco immunosoppressore che rende possibile il trapianto di organi
  • le statine, per abbassare il colesterolo
  • potenti composti antivirali e anticancro
  • per non parlare per non parlare dell'alcol, prodotto dalla fermentazione di un lievito, e dalla psilocibina, il principio attivo presenti in alcuni funghi psichedelici e che di recente una serie di studi clinici ha dimostrato essere efficace nella cura della depressione maggiore dell'ansia. 

Le tecnologie fungine radicali possono aiutarci a risolvere alcuni dei numerosi problemi dovuti alla devastazione dell'ambiente

  • Composti antivirali prodotti dal micelio dei funghi riducono la sindrome dello spopolamento degli alveari
  • Il vorace appetito dei funghi può essere sfruttato per scomporre gli inquinanti, per esempio in caso di perdite di petrolio greggio, attraverso un processo noto come micorisanamento
  • Con la microfiltrazione, l'acqua contaminata viene fatta passare attraverso grovigli di miceli che riescono a filtrare i metalli pesanti e a scomporre le tossine
  • Il micelio può essere impiegato anche per fabbricare materiali da costruzione e tessuti, in modo da sostituire la plastica e la pelle in molte applicazioni

Esemplare boliviano di Chlorociboria aeruginascens. Il suo micelio tinge il legno di una sfumatura verde e blu Esemplare boliviano di Chlorociboria aeruginascens. Il suo micelio tinge il legno di una sfumatura verde e blu

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